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Native è probabilmente l'album più rappresentativo degli One Republic, un album pieno di hit, a partire da "Counting Stars" fino ad arrivare a "I Lived", quest'ultima una canzone dedicata ad un ragazzo con una malattia rara e che nonostante la tristezza intrinseca, invita l'ascoltatore a vivere la vita. Disco molto particolare, che si differenzia dalla musica di altri gruppi e cantanti contemporanei, riuscendo a dare un'identità propria agli One Republic e a farli affermare come uno dei gruppi più popolari della scena internazionale.
Il rischio che un gruppo talentuoso come gli OneRepublic non riescano a fornire musica originale è alto: il motivo è che il frontman, Ryan Tedder, è uno dei produttori più affermati sulla scena musicale. Nonostante questo doppio impegno Ryan riesce a costruire hit per altri artisti e parallelamente anche per il suo gruppo riuscendo a fornirgli un sound pop/rock che non si perde nell'anonimato. Native è forse l'album più Pop del gruppo, che riesce a tornare a dominare le classifiche dopo gli scarsi risultati del lavoro precedente. Counting Stars è il loro più grande successo e porta il gruppo nel prima inesplorato folk pop. La miglior traccia del disco però è "If I Lose My Self" con le sue atmosfere sognanti. Molto particolare "Au Revoir", ballata che sfugge dalla tipica costruzione delle canzoni poichè priva di una netta separazione fra strofe e chorus: ottima l'interpretazione di Ryan così come la base strumentale. In poche parole non mancano dei testi particolarmente ispirati e profondi, e quindi non scontati neanche negli spazi più pop del disco. Un buon mix di malinconia e di spensieratezza con la voce di Ryan Tedder che risulta efficace e potente in ogni occasione risultando in una perfetta armonia con le basi: il mix perfetto per le radio.
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