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Una storia d'amore e di violenza. Una lezione di coraggio e speranza.
«Ecco perché mi sono salvata, come una fenice che rinasce dalle proprie ceneri: la mia testimonianza doveva servire a far comprendere come, anche di fronte al dolore più grande, alla paura di non farcela, alla sofferenza, siamo solo noi a decidere se e come reagire.»
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Il libro racconta la tragica storia di una donna soggiogata (e spesso tenuta a chiave) dal marito patologicamente geloso. L'uomo, non riuscendo ad averla tutta per sé e convinto che lei lo tradisca, un giorno l'attira in una trappola e le dà fuoco. Una storia che la vittima (miracolosamente sopravvissuta) decide di raccontare per mettere in guardia le donne e convincerle a non sottovalutare mai certi segnali. Secondo l'autrice le donne dovrebbero smetterla di assumere il ruolo (quasi sempre inutile) di “crocerossine” capaci di cambiare gli uomini. Una lettura scorrevole e avvincente, drammatica e commovente.
Mi dispiace che ci siano così tante persone che hanno votato negativamente questo libro. Penso che per una testimonianza del genere tre stelline siano il minimo. Non è un romanzo che si legge per passare il tempo. È ovvio dalla pagina uno che i temi trattati sono forti e "noiosi". Non è stata una lettura leggera. Valentina - o dovrei dire Morgana - spiega senza filtri cosa le è successo, in maniera sincera, ammettendo lei stessa di essere stata "stupida" per non aver chiesto aiuto prima che la tragedia accadesse, quindi direi che giudicarla sia inutile. Posso dire che, al contrario di altre testimonianze che ho letto sulla violenza fisica e/o psicologica sulle donne, questa non mi ha coinvolta molto, ma ho apprezzato lo spirito scherzoso di Morgana e la sua voglia di mettersi a nudo e in gioco.
Recensioni
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