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Niente, più niente al mondo - Massimo Carlotto - copertina
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Niente, più niente al mondo - Massimo Carlotto - copertina

Descrizione


Il racconto teso e vibrante di una "quotidiana" tragedia familiare. Sullo sfondo la Torino dei quartieri operai che operai non sono più. L'arrivo e la difficoltà di convivenza con gli extracomunitari. La mancanza di lavoro. La totale assenza di prospettive di vita di "qualità": la pensione, la difficoltà di sbarcare il lunario quando non si è più produttivi. L'essere consumatori, comprare per essere vivi. L'assenza di strumenti culturali per opporsi allo squallore dell'esistenza. La tv modello e unico sbocco e sfogo. Lo stato che non è più in grado di garantire diritti e servizi cosicché le contraddizioni esplodono all'interno della famiglia.
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Dettagli

E/O
2011
Tascabile
10 maggio 2012
88 p., Brossura
9788866320661

Valutazioni e recensioni

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davi
Recensioni: 4/5

Uno sconvolgente squarcio della quotidianità banale che copre un marciume fatto di vuoto, rassegnazione ad una vita misera resa ancor più misera dal disagio economico in cui la famiglia protagonista del racconto versa, disagio che genera una percezione distorta dei valori veri della vita che a sua volta, come nell'effetto domino, porta, un passo dopo l'altro, alla tragedia consumata nella totale confusione mentale ed allestita come si conviene in un programma televisivo di infimo ordine ma, ovviamente, seguitissimo. E' solo una piccola scheggia di poche pagine ma non può non restare nella memoria del lettore, continua girare per la testa, secondo me, a causa della verosimiglianza con la realtà: è un fatto che potrebbe benissimo accadere e non stupirebbe più di tanto. Ben ordito, ben scritto. Sconvolgente.

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sonia
Recensioni: 5/5

Uno sconvolgente squarcio della quotidianità banale che copre un marciume fatto di vuoto, rassegnazione ad una vita misera resa ancor più misera dal disagio economico in cui la famiglia protagonista del racconto versa, disagio che genera una percezione distorta dei valori veri della vita che a sua volta, come nell'effetto domino, porta, un passo dopo l'altro, alla tragedia consumata nella totale confusione mentale ed allestita come si conviene in un programma televisivo di infimo ordine ma, ovviamente, seguitissimo. E' solo una piccola scheggia di poche pagine ma non può non restare nella memoria del lettore, continua girare per la testa, secondo me, a causa della verosimiglianza con la realtà: è un fatto che potrebbe benissimo accadere e non stupirebbe più di tanto. Ben ordito, ben scritto. Sconvolgente.

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taty
Recensioni: 3/5

bella storia e abbastanza ben scritta.. .se fosse stata approfondita poteva uscirne un bel libro... peccato

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Massimo Carlotto

1956, Padova

Massimo Carlotto è nato a Padova nel 1956. Scoperto dalla scrittrice e critica Grazia Cherchi, ha esordito nel 1995 con il romanzo Il fuggiasco, pubblicato dalle Edizioni E/O e vincitore del Premio del Giovedì 1996. Per la stessa casa editrice ha scritto: Arrivederci amore, ciao (secondo posto al Gran Premio della Letteratura Poliziesca in Francia 2003, finalista all’Edgar Allan Poe Award nella versione inglese pubblicata da Europa Editions nel 2006), La verità dell’Alligatore, Il mistero di Mangiabarche, Le irregolari, Nessuna cortesia all’uscita (Premio Dessì 1999 e menzione speciale della giuria Premio Scerbanenco 1999), Il corriere colombiano, Il maestro di nodi (Premio Scerbanenco 2003), Niente, più niente al mondo (Premio Girulà...

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