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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Un romanzo crudo e potente tra due lingue e due culture, tra gli anni Settanta e oggi. Un libro vorticoso tra perfezionismo, autolesionismo, menzogna e dipendenze.
«La nascita di una scrittrice che sulla pagina non sbaglia mai misura, se di misura vogliamo parlare.» - Teresa Ciabatti, Corriere della Sera
«Una storia di tremenda potenza.» - Loredana Lipperini
«Un vorticoso e ipnotico viaggio nel dolore, nella follia e nel perfezionismo: imperdibile.» - Alessandra Di Pietro, Elle
«Leggo Costanza Rizzacasa d’Orsogna e mi pare di trovare le parole per tutto quello che mi ha fatto e mi fa davvero male.» - Chiara Gamberale
«Non c’è un problema che un farmaco non curi, mamma lo dice sempre. A casa nostra non si parla, si prendono medicine. Così lei mi dà il Dulcolax ogni sera perché sono una bambina grassa. Due compresse, quattro, otto. E io non so che legame ci sia tra il Dulcolax e una bambina grassa, visto che non dimagrisco...»
C’è un peso che non si può perdere, anche quando l’hai perso tutto. Matilde lo sa: la mamma, bulimica, passa le giornate a vomitare; lei ha cominciato a ingrassare quando aveva sei anni ed è affamata da una vita. A scuola elemosina biscotti, a casa ruba il pane, e intanto sogna che le taglino la mano. Ottanta chili a sedici anni, a diciotto quarantotto; Matilde va in America a studiare, splende, ma la fame e la paura le vengono dietro. Finché, dopo la morte della madre, il tracollo finanziario del padre e una relazione violenta, supera i centotrenta chili. E quando esce, c’è sempre qualcuno che la guarda con disprezzo. Allora Matilde si chiude in casa per tre anni, e sui social si finge normale. Ma che vuol dire normale?Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
E’ una storia difficile, sicuramente un pò autobiografica, ma non si capisce fin dove arriva la realtà e dove comincia la fantasia. Il suo modo di raccontarla ne esalta la crudezza. I salti di tempo, le ripetizioni di frasi, o di fatti già narrati, credo siano una cosa voluta, come per destabilizzare la nostra mente, e farci entrare nella mente della protagonista, nei suoi problemi. Grazie Costanza.
Ho combattuto con la bulimia da quando avevo 14 anni. Questo libro dolorosissimo e toccante, meraviglioso, dice tutta la verità. Leggetelo. Leggetelo tutti. Vi cambierà la vita.
Questo libro è letteratura pura. Fa letteratura di un argomento - i disturbi alimentari, le dipendenze, la grassofobia - di cui non solo non si parla mai, ma quelle rare, rarissime volte che se ne parla, è sempre in termini manualistici, medici. Condivido quello che aveva scritto Valeria Parrella, scrittrice che ammiro molto: con questo libro Costanza Rizzacasa ha inventato un nuovo canone letterario. Tutti dovrebbero leggere la storia di Matilde, un personaggio unico nella letteratura italiana, forse mondiale. La scrittura della Rizzacasa è ipnotizzante, cruda, onestissima, durissima e lieve allo stesso tempo. Un libro unico, con uno stile unico.
Recensioni
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