L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
"L'Etrusco uccide ancora", verrebbe da dire... La recensione che precede, infatti, ha tutta l'aria di un regolamento di conti da parte di un concittadino che si sente offeso dal modo in cui l'Autore si fa beffe di quella provincia umbra (ma si potrebbe dire italiana) nella quale lui, o lei, è rimasto/a a vivere. In realtà la descrizione degli ambienti e dei personaggi (secondari, questi ultimi, rispetto al primo) è condotta magistralmente, a volte con leggera ironia, altre con feroce sarcasmo, ma sempre con uno sfoggio di quel virtuosismo letterario di cui, in questi tempi stilisticamente sciatti, si sente davvero la mancanza. E chi sente piuttosto la mancanza dell'epilogo da poliziesco, può tranquillamente tornare ai suoi Camilleri.
Ho acquistato il libro con molta curiosità perchè attratto positivamente da qualche recensione. Invece in gran parte mi ha deluso. E' interessante, affascinante, intrigante la descrizione di un territorio "ampio" che in ogni senso tutti noi della zona conosciamo. E' sicuramente il "punto di forza" del libro. Due sono però i punti di forte debolezza. In primo luogo traspare soprattutto, e con evidenza, una negatività personale, un'avversione troppo insistente nei confronti di precisi soggetti, professioni ed istituzioni. Il Magistrato scivola sempre sul fango come un deficiente, il professionista di provincia è un frustrato, l'altro è imbranato perchè non viaggia all'estero, la prof. di liceo è solo una puttana incallita, etc, etc. Alla lunga risulta stucchevole. Sembra quasi un racconto per insultare chi avresti voluto essere ma non sei riuscito a diventare. In secondo luogo la trama, pur condotta con i limiti citati ma sempre in maniera interessante, si conclude in modo palesemente inverosimile. E' un epilogo insostenibile dal punto di vista logistico, investigativo, e soprattutto della ragione. Forse un finale più meditato ed accurato avrebbe potuto coronare in maniera convincente una storia che lasciava preannunciare molto di meglio che ricordi collettivi d'infanzia. Ovviamente con un taglio positivo e magari ancora più ironico. Purtroppo non basta esternare pessimismo e rabbia per essere assimilati a Cesare Pavese.
La psicologia dei personaggi, l'intreccio della storia, le descrizioni dei luoghi e i salti spazio-temporali sono strutturati in modo geniale e danno il movimento e il colore alla vicenda e alle atmosfere più cupe e fosche che essa prevede. Il racconto è intimamente coinvolgente. Un gran libro di ottima qualità narrativa, che non ha certo deluso le aspettative dei lettori più affezionati.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Malaffare in giacca e cravatta, sesso spicciolo, tradimenti e rancori, disegnano una comunità bislacca e perfida, dove il più debole soccombe.
"Ambientata nella provincia umbra all'epoca dell'alluvione del 1966, è la storia della tresca tra un compassato latinista e una smaliziata insegnante di matematica, professori del liceo locale, la cui torbida passione ne sconvolge le vite tranquille e mediocri. In un clima di apprensione generale per le inondazioni che devastarono l'Italia Centrale, nell'atmosfera cupa che fa da sfondo alle scorribande nel sottosuolo della città etrusca alla ricerca di reperti da trafugare, nell'omicidio della donna e nella scomparsa del suo amante in un pozzo ipogeo, si possono leggere compiuti presagi di una più vasta "morte" annunciata." (dalla Postfazione di Sergio Pent)
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore