L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Prezzo minimo ultimi 30 giorni: 7,20 €
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Promo attive (1)
Sospinto da uno stile versatile e sorprendente, "Notturno di Gibilterra" mette in atto un furibondo sabotaggio del genere più letto e amato: il giallo.
«Il romanzo d’esordio di Gennaro Serio è un atto d’amore per il noir e nello stesso tempo una presa di distanza giocosa» - Robinson
«Un romanzo d’avventura dirompente e, a tratti, impertinente. Con uno stile ampio, felicemente irrispettoso, come accade solo ai giovani di talento o ai grandi vecchi» - Tuttolibri
Nell'appartata sala da tè del Grand Hotel Rodoreda di Barcellona, un giovane giornalista sta intervistando il celebre scrittore Enrique Vila-Matas. Ma, evidentemente, qualcosa va storto. Nella sala resta solo il cadavere dell'intervistatore, e Vila-Matas pare svanito nel nulla. Un detective scontroso, e fiero «nemico delle Lettere», si lancia all'inseguimento del supposto assassino con l'aiuto della sorella Soledad, medico legale e coltissima lettrice, che sembra invischiata nella vicenda più di quanto non dovrebbe. Si innesca così un congegno romanzesco composto di carteggi, referti, interviste, picaresche peripezie (e persino di un campionato mondiale dei detective letterari in cui si sfidano mostri sacri come Poirot, Montalbano, Maigret e Sherlock Holmes). Un «ipergiallo» giocoso e diabolico che attraverso una sapiente rete di divertiti omaggi e citazioni porterà il lettore dai canali delle Fiandre al Baltico, dall'Accademia di Svezia alla Patagonia, per approdare infine a Gibilterra, dove marginali poeti allo sbando rivendicano uno spazio a quella materia incandescente che è la letteratura.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
il libro è pieno di riferimenti letterari espliciti e impliciti e mescola su una trama di un romanzo giallo generi diversi; un giornalista messicano viene ucciso durante l'intervista a Barcellona a uno scrittore destinatario del premio Nobel; da lì prende l'avvio una specie di indagine. Il libro è ricco di capacità di scrittura e di affabulazione ma è irrisolto sia per il messaggio che per il contenuto e lascia il lettore (inesperto) incapace di trovare una chiave di lettura.
Le prime pagine sono sconvolgenti. Uno stile originalissimo, una creatività eccezionale mi hanno spinto a leggere questo libro di un autore giovanissimo. Poi, pagina dopo pagina, mi ha deluso. Un libro più interessante e divertente da scrivere che da leggere... forse ho letto troppi pochi libri per apprezzare quest'opera, ma mi chiedo, conta la quantità dei libri letti dall'autore o dal lettore per apprezzare veramente un libro? In uno scritto, il bravo autore è colui che da sfoggio di tante letture? Allora io a casa ho una collezione di più mille topolini se può andar bene... non per questo sono un grande fumettista. Posso ascoltare ore e ore di musica jazz... non per questo sarò un grande jazzista. Lo consiglio ma solo ai grandi letterati (ma alla fine è pur sempre un giallo...)
Ho comprato questo libro dopo avere ascoltato l'intervista dell'autore su Fahrenheit di Radio3, imperdibile! Questo libro è un piccolo passaporto di viaggio nel mondo della letteratura europea. Al lettore tocca mettersi sulle tracce di un detective che insegue fantasmi e scrittori fino a Gibilterra e oltre, in una rincorsa avvincente e spassosa (chi insegue chi?). Lo consiglio eccome.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
C’è un mistero, un detective, una sorella misteriosa, e poi ci sono i libri, le pieghe delle pagine, che rispecchiano le lettere stesse, l’illusione – in-ludus, dentro il gioco -, un spazio dove sovvertire regole, mescolare generi, divertirsi. È un gran gioco letterario il giallo-non-giallo di Gennaro Serio, Notturno di Gibilterra, premio Calvino 2019 per esordienti, uscito per L’Orma nella collana I Trabucchi.
Si parte da un omicidio: c’è un cadavere, c’è un detective. Ma niente è come sembra, questo libro non è solo un mistero da risolvere, non lo è, per lo meno, in senso stretto: chi investiga non ha nome né identità, e chi lo aiuta, la sorella Soledad, medico legale ma non solo, rivelerà implicazioni affatto periferiche con i fatti. «Un’indagine sconclusionata», la voce narrante maschile la chiama così, una storia che è un giallo, ma che in fondo non ha colore.
Edmundo Murchison Eresgarulla, giovane giornalista sudamericano, viene brutalmente ucciso al Grand Hotel Rodoreda di Barcellona con una scultura che raffigura l’Europa in declino. L’assassino? Il premio Nobel (nella fiction l’ha vinto…) Enrique Vila-Matas, l’autore reale, che diventa omicida da inseguire tra fughe picaresche e misteri che capitolo dopo capitolo si svelano. C’è infatti lo zampino di lettrice – o letterata – di Soledad dentro questo mistero sporco di sangue e inchiostro, dove qualcuno tesse trame per salvare la letteratura, qualcuno perde la vita, lo scrittore si diverte, lo scrittore fittizio scappa, ed è presto chiaro al lettore che non si tratta di un giallo, bensì di un grande pastiche narrativo infarcito di citazioni e riferimenti metaletterari che di volta in volta parlano della letteratura, della sua custodia vuota.
«Non ho niente a che vedere con i detective dei libri, e non ho niente a che vedere con i libri», lo dichiara la voce narrante nel primo capitolo di un libro che è fatto di glosse, di resoconti e racconti, nomi finti e altrettanti veri, ma gettati nelle pagine, laddove tutto può essere immaginato, persino un campionato mondiale dei detective letterari da citare per cercare un omologo che in realtà non esiste, è rifiutato a priori. «Non vorrei che il mio resoconto fosse preso come un giallo esso stesso», ecco un altro indizio: a cosa siamo davanti, se non a un raffinato iper-giallo che si diverte con la letteratura e le sue possibilità?
Proprio come accade nella pagine di Fruttero & Lucentini che, ne La verità sul caso D. mescolano con ironia e saggezza un’indagine da romanzo giallo con una sottile critica letteraria, anche in Notturno di Gibilterra di Serio si ritrovano insieme Holmes e Maigret, Nero Wolfe ed Hercule Poirot, e ancora Padre Brown, e Guglielmo da Baskerville (chissà che risate si sarebbe fatto Umberto Eco) e tanti altri investigatori letterari pronti a partecipare a un vero e proprio campionato in cui sfidarsi a colpi di arguzie e citazioni dotte.
Che Notturno di Gibilterra sia una lettura che fa della parodia letteraria, della presa in giro di generi, stili, costruzioni, trame e linguaggi il suo fil-rouge è chiaro fin dall’approdo del lettore alle prime pagine, dove compare una «epigrafe incongrua» che è già un pastiche, dove tutto rimanda ad altro, e fa sorridere il lettore pronto all’avventura.
Il giallo non basta, non risolve il mistero di un libro dove aleggiano presagi di morte del romanzo e della letteratura, dove il detective è un Nemico delle lettere e dove si respirano echi di Borges, e Bolaño, dove ci si rivolge spesso al lettore in un intarsio raffinato e che diverte, una lingua ricchissima, colta e carnevalesca. Al lettore, dunque, il gusto di seguire gli indizi letterari e non solo distribuiti dentro il calderone di un testo vivacissimo che sa farsi comicamente forbito, malleabile, conforme ai generi che scimmiotta. La trama, intanto, procede: resoconti, appunti, stenografie, lettere dove via via si avvicendano il narratore detective e la sorella, la querida Soledad, di volta in volta autrice, amante, allieva irrispettosa, donna dei misteri, trasformista di una storia che somiglia al giallo, all’avventura, al memoir.
Maschere, lettori, premi e comunità intellettuali, critiche e poesia: la caccia allo scrittore, tra libri e svelamenti, porta i narratori attraverso l’Europa letteraria. Notturno di Gibilterra di Gennaro Serio si rivela così un «pantagruelico Glasnevin Party da manicomio», ma non c’è solo Dublino con il suo cimitero e un ritrovo al Bloom’s day. C’è la Spagna, ci sono le Fiandre, Amburgo e Lubecca con i loro canali, l’est Europa dei treni, con Budapest e Trieste, i grandi alberghi, gli aerei, le biciclette, fino ai porti di Marsiglia e del Sud America, fino alla Svezia dei Nobel con la sua compassata Accademia. Una ricerca che si snoda in tutta Europa: ricerca dell’assassino, sì, ma anche ricerca dei personaggi, intrigo letterario iperbolico tutto da inseguire.
Recensione di Alessandra Chiappori
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore