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Novella degli scacchi-Paura-Lettera di una sconosciuta. Ediz. integrale - Stefan Zweig - copertina
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Novella degli scacchi-Paura-Lettera di una sconosciuta. Ediz. integrale - Stefan Zweig - copertina

Descrizione


La "Novella degli scacchi", raffinato ritratto psicologico che ha appassionato generazioni di scacchisti, fu scritta nel 1941 durante l'esilio brasiliano di Zweig, a pochi mesi dal suicidio, ed è considerata unanimemente il capolavoro dello scrittore austriaco. A bordo di una nave da crociera che attraversa l'Atlantico, due contendenti si sfidano alla scacchiera: da un lato Mirko Czentovic, campione mondiale in carica, rozzo, arrogante e venale, celebre per sfiancare l'avversario con la sua logica spietata e tenace; dall'altro, il misterioso dottor B., colto, elegante e nervoso, "homo obscurissimus" dotato di un talento prodigioso e immaginifico. "Paura" (1920) ha per protagonista Irene Wagner, affascinante, giovane signora dell'alta borghesia viennese della Belle Époque. È ricca, abita in una bella casa con servitù, ha due figli, un marito e un amante, accettato più per noia che per passione. Nella sua vita apparentemente perfetta irrompe un giorno una donna che, mostrando di sapere molto di lei, comincia a ricattarla. Tutto quello che segue è quasi una sorta di thriller, una vicenda tesa come un incubo che si dipana fino al colpo di scena finale. "Lettera di una sconosciuta" (1922) è un capolavoro di indagine cruda e penetrante dell'animo umano. "A te, che non mi hai mai conosciuto": sono queste le prime parole di una lettera che un romanziere viennese, viziato dalla fortuna e dal successo, riceve nel giorno del suo compleanno. È la lunga confessione di una donna sola e disperata...
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Dettagli

2016
Tascabile
9 giugno 2016
151 p., Rilegato
9788854191051

Valutazioni e recensioni

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emi
Recensioni: 4/5

La penna di sweig è una certezza: ritmo incalzante, approfondimento psicologico dei personaggi, introspezione e infine immedesimazione....cosa difficilissima per dei racconti brevi. Sicuramente il racconto in cui tutto cio' viene espresso al meglio è 'novella degli scacchi', che da sola vale l'intero libro. Gli altri due racconti hanno delle carenze rispetto a novella degli scacchi: in 'lettera di una sconosciuta' manca la scoperta del finale ,che è gia intuibile dalle prime righe in maniera manifesta, ma è ben presente e tangibile come reale tutto cio che ha provato la mittente della lettera. In ' Paura' ho avvertito un ritmo piu lento per meta del racconto che si è ripreso pero nelle ultime pagiune. Il libro ha la copertina rigida e gommata, quindi è poco agevole per i lettori a cui piace piegare i libri rispetto alla pagina che si sta leggendo

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Silvancov
Recensioni: 2/5

Si vede che l'autore era un appassionato di psicanalisi! Tre racconti nei quali i pensieri più intimi dei protagonisti vengono rivoltati come un calzino. Anche troppo, a mio avviso: anche l'introspezione deve avere dei limiti, per non correre il rischio di diventare... come dire... morbosa e fine a se stessa. L'ultimo racconto li ha davvero superati questi limiti, in maniera esagerata: ed infatti risulta inverosimile, cervellotico e ben poco appassionante.

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Monica M.
Recensioni: 5/5

Ho iniziato questo libro più o meno verso mezzanotte di ieri e l'ho terminato intorno alle 5 del mattino... Inizia con un racconto "tiepido"..il primo..un racconto che mette in luce due facce della stessa medaglia: gli scacchi come mezzo per vivere; chi li sfrutta per arricchirsi e vivere e chi invece si aggrappa a questo gioco per non morire. Molto bello. Il secondo...Paura.. Se avessi potuto consigliare al Maestro un titolo di riserva gli avrei suggerito "Angoscia"..perchè questo è il sentimento che ti pervade per tutto il racconto fino alla penultima pagina...quando si comprende il tutto e si viene miracolosamente alleggeriti di un peso non proprio( ma della protagonista..) e che involontariamente, durante la lettura hai fatto tuo e subentra la pace interiore. Senza paragoni. Il terzo racconto..l'ho terminato con le lacrime agli occhi.. Vi dirò solo che Zweig è il secondo essere umano maschio che riesce a scrivere pensando come una donna.. una cosa rara.. Racconto triste e malinconico.. Bravo anche a colui che ha deciso di raggruppare questi tre racconti insieme: ad un'analisi superficiale non hanno a che fare nulla l'uno con l'altro ma alla fine scopri di essere stato trasportato, gradualmente, in un crescendo di emozioni.

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Conosci l'autore

Stefan Zweig

1881, Vienna

Nato il 28 novembre 1881 a Vienna, Zweig era figlio di un ricco industriale ebreo e per questo potè studiare con tutta libertà, seguendo i suoi gusti che lo portavano a interessarsi di letteratura, filosofia e storia.L'atmosfera cosmopolita della Vienna imperiale favorisce la sua curiosità del mondo, che si trasforma in una sorta di bulimia culturale. Come letterato esordisce con poemi in cui si percepisce l'influenza di Hofmannsthal e Rilke, di cui parla nella sua autobiografia Il mondo di ieri (Die Welt von gestern, 1942). Per Stefan Zweig "la letteratura non è la vita", ma "un mezzo di esaltazione della vita, un modo di cogliere il dramma in maniera più chiara e intelleggibile". La sua ambizione è dunque "dare alla mia esistenza l'ampiezza, la pienezza,...

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