L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2019
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Sebbene i miei valori siano più ascrivibili alla destra, non ho trovato positivo questo libro. Non gli attribuisco il voto minimo perché la seconda parte è estremamente dettagliata e ben delineata. L'autore riporta il pensiero di Alain De Benoist, che propone, sostanzialmente, di frantumare le Nazioni europee per creare mini-comunità identitarie federate in una nuova struttura politica retta dalla democrazia partecipativa. Benché sia un pensiero del tutto innovativo, non può funzionare, per due motivi. Primo, il processo disgregativo che lui caldeggia difficilmente si fermerebbe al livello sperato, e finirebbe per sgretolare il continente in una miriade di voci infinitesime, con criticità campanilistiche. Secondo, in tutto il libro Alain De Benoist esprime poco e niente riguardo al sentimento che in teoria dovrebbe unire tali comunità identitarie. Se non lo definisce neppure, che collante può scaturire per tenere insieme la sua federazione? Tra l'altro, depreca come individualista il patriottismo (da De Benoist ricorrentemente definito "giacobinismo") mediante una spiegazione breve e pretenziosa che non torna minimamente a livello logico. Non esplica bene in che cosa consista il paganesimo da lui auspicato e soprattutto in che rapporti debba essere con le radici giudaico-cristiane. Nonostante De Benoist difenda la cultura autoctona, risulta molto contraddittorio nel suo screzio con Jean-Marie Le Pen proprio sul razzismo di quest'ultimo, arrivando addirittura a dichiararsi terzomondista. Dopo tutto, Alain De Benoist, come è narrato nel libro, anche per questi motivi entrò in conflitto con un altro pensatore di destra, Guillaume Faye, il quale mal tollerava il suo lassismo e le sue contraddizioni sull'immigrazione. Il mio consiglio è il seguente: se volete farvi una cultura su argomenti simili, leggete qualcosa del francese Zemmour, il cui pensiero, su tematiche simili, è molto più coerente e molto più strutturato.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore