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tra i libri peggiori del 2000. presuntuoso e noioso.
Recensioni
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scheda di Bajani, A. L'Indice del 2000, n. 07
Lasciano perplessi i racconti di Evelina Santangelo, trentacinquenne scrittrice palermitana. L'occhio cieco del cielo riunisce undici storie brevi dal tono doloroso e velato d'angoscia, dove i personaggi sembrano parti, spurghi di una coscienza destabilizzata e febbrile. Forse Š proprio il timbro surreale quello che convince di pi—, soprattutto quando, come nel primo racconto (La "carriola", come la costru mamma Mattia), Š supportato da un senso di disperazione che bracca i gesti dei personaggi e li rende in qualche modo incomprensibili agli altri. Gli altri racconti sono storie esemplari di perdite e ritrovamenti, di uomini soli che fanno i conti, spesso, con la morte, con la scomparsa di persone o con lo svanire di un "se stesso" passato. L'esordiente Evelina Santangelo gioca carte alte, puntando a esplorare i recessi degli animi dei suoi personaggi, mirando all'Uomo con la U maiuscola, universalizzando il suo discorso. Il che pu• essere un grande pregio. O forse non lo Š se l'impressione che se ne ricava, a fine lettura, Š quella di un libro con poche storie da raccontare. Di una sfida lanciata dalla contemporaneit… e non raccolta dalla scrittura. Schivata. E, fondamentalmente, persa.
Andrea Bajani
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