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Kassovitz osserva la banlieue senza paura di sporcarsi le mani, in un film folgorante, che non dà tregua
In un quartiere periferico parigino (i francesi li chiamano le cité), scoppia il vento della rivolta dopo il pestaggio del sedicenne Abel da parte della polizia. I giovani della banlieu scendono in strada e si battono tutta la notte con gli agenti. Tra loro ci sono tre amici: l'ebreo Vinz, il maghrebino Said e il nero Hubert, un trio di sfigati, disoccupati, arrabbiati e senza futuro. La giornata balorda dei tre giovani disperati ha inizio quando Vinz, che ha trovato una pistola d'ordinanza persa da uno sbirro durante gli scontri, decide di usarla. Diretto da Matthieu Kassovitz, un venticinquenne di talento, in un bianco e nero splendido, e parlato con un dialetto non facile da tradurre, L'odio è un film durissimo che ha totalizzato milioni di spettatori in Francia, ottenendo anche il premio per la miglior regia a Cannes nel 1994.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Uno dei film più Hip hop di sempre. Citato anche da diversi rapper nostrani e a cui Marra ha anche dedicato un album. L'incomunicabilità con il centro e la polizia, il fascino e la miseria della periferia condensate a scelte registiche incredibilmente originali e ad una messa in scena clamorosa. Il finale è una pugnalata alle spalle, da brividi. "Le Monde est à nous"
Kassovitz alla prima esperienza confeziona un capolavoro immortale; il film mostra tutto il disagio e le problematiche delle banlieu parigine e di chi ci abita, della loro ghettizzazione e di come vengano visti quasi come animali ("non siamo mica a thoiry"). sicuramente stella polare per numerosi film successivi, non ultimi "Les miserables", che hanno provato ad emulare, senza tuttavia raggiungere "l'odio".
non che ce ne sia bisogno che lo dica io, ma il film è un autentico gioiello, un "film d'autore per caso" (visti poi i lavori successivi del regista), diciamo che Kassovitz si è trovato nel posto giusto nel momento giusto e ha scattato una fotografia, ecco perché ancora oggi il film è molto attuale. la qualità video è davvero ottima! il b/n è stupendo. la traccia audio originale è decisamente meglio di quella italiana, comunque molto buona. gli extra nel totale superano le 2 ore, molto preziosi i 3 cortometraggi di Kassovitz (soprattutto Cauchemar Blanc), le interviste più interessanti sono quelle a Giorgio Gosetti e Mario Sesti.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Kassovitz osserva la banlieue senza paura di sporcarsi le mani, in un film folgorante, che non dà tregua
Trama
In un quartiere periferico parigino (i francesi li chiamano le cité), scoppia il vento della rivolta dopo il pestaggio del sedicenne Abel da parte della polizia. I giovani della banlieu scendono in strada e si battono tutta la notte con gli agenti. Tra loro ci sono tre amici: l'ebreo Vinz, il maghrebino Said e il nero Hubert, un trio di sfigati, disoccupati, arrabbiati e senza futuro. La giornata balorda dei tre giovani disperati ha inizio quando Vinz, che ha trovato una pistola d'ordinanza persa da uno sbirro durante gli scontri, decide di usarla. Diretto da Matthieu Kassovitz, un venticinquenne di talento, in un bianco e nero splendido, e parlato con un dialetto non facile da tradurre, L'odio è un film durissimo che ha totalizzato milioni di spettatori in Francia, ottenendo anche il premio per la miglior regia a Cannes nel 1994.
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