Oltre il giardino dei fiori finti

In questo racconto straordinario Domenico Pisano riprende un tema caro a Tumiati e Tobino,nonché alla Merini, quello delle dolorose, disperate e spietate condizioni di vita negli ospedali psichiatrici. In maniera potentemente originale i malati di mente vengono tratteggiati con una delicatezza poetica, che a volte si unisce ad un crudo realismo. I personaggi di questa vicenda (Medea, Rondine, Voglioilsole, Tettona) traboccano di una calda umanità fatta di amore, speranza, ricordo, dolore, solitudine, emarginazione, solidarietà, ansia di libertà. La loro stupefacente vitalità, costretta e repressa dall'indifferenza, dalla violenza e dalla umiliazione, vince, comunque, su tutto, provocando stupore e smarrimento nei lettori "sani" di mente, ma forse dolenti nell'anima. Leggere questa storia è in parte scoprirsi, rivedersi attraverso una lente deformante. Con uno stile personalissimo, incisivo e ricco di passione, sostenuto da un linguaggio intensamente metaforico Domenico Pisano ci ricorda che "anche i matti sono creature degne d'amore" e di rispetto.