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Esiste nei rapporti umani una linea che separa verità da ipocrisia, gentilezza da adulazione, onestà da calcolo? È possibile continuare a credere in se stessi e negli altri senza la protezione delle menzogne vitali, degli autoinganni e delle illusioni?
«Una vera opera d'arte» – Ali Smith
Nell'Onesta bugiarda due donne si incontrano: Anna Aemelin è un'illustratrice di libri per bambini. Distratta, solitaria e svagata, incapace di prendere sul serio qualsiasi cosa che non sia il suo disegno, ostinatamente decisa a difendersi dalla vita ignorando ciò che la disturba, frapponendo fra sé e il mondo le sue lampade schermate, i suoi conigli a fiori, le decisioni che non prende, i no che non dice. Al suo opposto è Katri Kling: giovane donna volitiva e concreta, intelligente e calcolatrice, nemica delle reticenze e del caso, ossessionata da un suo senso dell'onestà e della giustizia che la induce a vedere in ogni rapporto umano un contratto da rispettare. Il loro incontro è lo scontro fra due modi opposti di essere che, rapportandosi, si distruggono a vicenda, minando le certezze su cui poggiano. Continua a nevicare nel romanzo: è inverno e da mesi la neve cade incessantemente sul villaggio in riva al mare, coprendo le orme dei passi appena lasciate, cancellando dal paesaggio i punti di riferimento. I segni che la vicenda traccia con apparente leggerezza su quel bianco uniforme scavano solchi profondi: il gioco delle verità ci lascia un inquietante senso di insicurezza.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Nell'onesta bugiarda due donne agli antipodi s'incontrano: - Anna Aemelin: è un'illustratrice di libri per bambini molto ingenua, possiede un'insolita abilità nel dimenticare le cose sgradevoli, ignorando ciò che la disturba ed è capace d'interessarsi all'unica cosa meritevole della sua attenzione lasciando il mondo fuori. Abita nella villa-coniglio - così chiamata per le sue fattezze - nei pressi di un bosco, non ha appigli sull'inverno ed è una creatura legata alla primavera. - Katri Kling: è la personificazione del rigore invernale, è diffidente, non ha fiducia verso gli altri; ma è protettiva nei confronti del fratello Mats e vorrebbe regalargli una barca. Né lei e né il suo cane accettano gentilezze e rifiutano i convenevoli sociali. I silenzi, l'onestà e il suo senso di giustizia sono soliti mettere a disagio gli abitanti del villaggio fomentando ostilità nei suoi confronti, ma sa essere molto affidabile. I loro mondi opposti rapportandosi si scontrano, ma sono anche motivo di riflessioni profonde. La verità è una prerogativa fondamentale in ogni rapporto funzionale, molte persone invece cercano di sembrare diverse da quel che sono per compiacere il prossimo, o per cercare di ottenere vantaggi da cui trarre beneficio. La società non ammette imperfezioni, è preferibile ingannare e credere che non si possa trovare consolazione nella naturalezza delle difficoltà, ma nella forza. Le bugie bianche fanno parte di una coscienza malata, nella vita è necessario dire di no ed essere sempre onesti e trasparenti, senza mai illudere. Un minuscolo villaggio di pescatori nel cuore dell'inverno è popolato da figure meschine, maligne e cattive. Il mondo non è come lo immaginiamo, si nutre di apparenze, di ingannevole benevolenza che tende a manipolare la realtà ed è pieno di ciarlatani, imbroglioni e truffe; bisogna cercare di prestare attenzione. La verità va fissata con chiodi d'acciaio, ma nessuno potrà mai piantare chiodi in un materasso!
Continua a nevicare a Vasterby: è inverno e da mesi la neve cade incessantemente sul villaggio in riva al mare. Di Katri Kling ci si domanda da dove avesse preso quegli occhi gialli… gialli come quelli del suo cane, il cane senza nome. E poi c’è Anna Aemelin, quella dei conigli… Durante il lungo periodo invernale non la si vede mai, ma con l’arrivo della primavera la si può scorgere al limitare del bosco, dove si sposta molto lentamente fra gli alberi. È lei la donna che vive nella villa-coniglio. Mats, fratello minore di Katri, è semplice e pulito; lui non ha segreti e per questo è così misterioso. Ad un certo punto, dal mare, arriva la prima tempesta di primavera, un vento forte e caldo… tutto inizia a subire un cambiamento, una violenta trasformazione, anche il passato si agita e rimescola soprattutto nella casa dei conigli. Una lettura soggettivamente meno inquietante del previsto, anche se spesso indagare compulsioni umane sconvolge ancor più di quanto ci si aspetti. Le due donne protagoniste coinvolgono se stesse e chi le circonda in un gioco viziato da sentimenti opposti e spesso contrastanti. La fiducia negli altri e l’influenza che ne subiamo sono soltanto i primi aspetti trattati in questa “fiaba” per adulti scorrevole ed edificante. Tove Jansson con “L’onesta bugiarda” non abbandona subito il lettore. Una volta terminato, il romanzo inizia il suo processo di assorbimento.
Un bellissimo libro per chi ama una lettura piacevole e tutt'altro che banale. Sulla costa nordica, un inverno di tanta neve e ghiaccio; in una solitaria e agiata dimora immersa nel parco, vive Anna Aemelin, fantasiosa artista illustratrice di libri per bambini, tutta immersa nel suo mondo.. "Nella luce del crepuscolo la neve era di un azzurro intenso" ; "E' la luce della neve, disse, tutto diventa più bello alla luce della neve" . Lei però non è l'unica protagonista del romanzo. C'è un'altra donna, più giovane, anche lei nubile, ma rigorosa e razionalista. Le due donne hanno in comune l'onestà. Oneste, ma in modo diverso. Qui c'è qualcosa di 'autobiografico' . E la parte finale darà un significato profondo alla compiutezza dell'opera.
Recensioni
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