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Anno edizione: 2017
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Un libro bellissimo che dovrebbe essere studiato nelle scuole.... nelle classi. Un classico. I fatti sono accaduti in Argentina nel giugno del 1956. Prologo della storia argentina di Videla e dei giorni nostri. Prologo di quanto sta accadendo in italia e molti stati "Europei". Alcuni insegnamenti: - le sentenze definitive non implicano necessariamente "Verità" - le assoluzioni non significano la certezza di non colpevolezza (lo diceva sempre Borsellino) - la penna può essere la più potente arma contro gli oppressori ... se ci sono lettori - il giornalismo libero può andare oltre un tribunale riconosciuto o una "Corte Suprema" (se quest'ultima è corrotta e al soldo di qualcuno) - in democrazia la separazione dei tre poteri è fondamentale e ci saranno sempre forze che tenderanno ad accentrarle de facto - leggere rende meno ignoranti e un burattino, così, diventa un essere umano pensante e invincibile dal gatto e la volpe - quanto successo in Argentina non è poi così lontano da noi e non è detto che non stesse accadendo da noi: Licio Gelli e il sud America... - una partita a scacchi (capitolo "le prove") può essere vinta barando
Walsh, ucciso nel 1977 dalla dittatura militare, pubblica vent'anni prima un romanzo-cronaca: la fucilazione di cinque ignari personaggi che, assieme ad altri, stavano ascoltando la radiocronaca di un incontro internazionale di boxe. Erano dodici, ma sette di questi riuscirono a scampare alla fucilazione. Walsh entra in contatto con alcuni di questi ultimi, raccoglie le loro testimonianze, segue il processo a carico dei fucilatori, che però viene stoppato per tempo e passato alla magistratura militare che poi insabbierà tutto. Il libro termina con la lettera che Walsh, il giorno prima di sparire, scrive ai generali comandanti la dittatura, lettera che sarà pubblicata solo anni dopo, in cui li accusa sia di crimini contro l'umanità, sia di aver portato l'Argentina al collasso economico.
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