L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un insieme di otto racconti brevi che richiamano la figura geometrica dell’ottaedro. Cortazar non ha bisogno di astruse dissertazioni per affrontare le gioie e le sofferenze degli uomini; poche pagine sono sufficienti al lettore per immedesimarsi nei sentimenti dei personaggi e farli propri. Per sentire sulla propria pelle i brividi suscitati dalle scene apocalittiche e angoscianti che costituiscono il filo conduttore dell’intera opera. Mano a mano che si procede con la lettura, ogni parola, ogni emozione è come se venisse pronunciata dal lettore in prima persona, tale è la maestria dell’autore nel sapere rendere reale quello che reale non è. Un’opera ai confini della realtà.
Tre racconto sono così strepitosi da valere il prezzo del biglietto. Il resto più trascurabile ma comunque di livello
Altra affascinante raccolta di racconti di Cortàzar, se non ricordo male del '76, ultimo periodo della sua luminosa carriera letteraria. Otto storie (al solito, sempre il numero otto) otto indecifrabili meraviglie, otto inquietudini sibilline narrate nella solita eleganza stilistica intrisa di convincenti e sapienti atmosfere. Di queste, quattro storie che mi hanno colpito particolarmente: "I passi sulle impronte", racconto di un critico letterario che decide di scrivere una biografia su un grande poeta argentino semi dimenticato, operazione che porterà il saggista a confrontarsi con la sua parte oscura, in cui il poeta fungerà quasi da specchio della sua anima. Poi lo straziante "Lì, ma dove, come", ricordo reale e onirico dell'amico scomparso tanti anni prima, angoscia e smarrimento allo stato puro. "Estate" invece è un racconto molto inquietante in cui non accade praticamente nulla, ma l'atmosfera è quella giusta, e la sua efficacia è assicurata, nonostante il finale ambiguo e aperto. Convincente anche l'ultimo racconto "Collo di gattino nero", storia di una strana ossessione di una ragazza, un rapporto erotico perturbante e complesso. Ma il racconto che mi ha entusiasmato è "Le fasi di Severo", storia che ricorda le opere migliori di Robert Aickman, uno strano e oscuro rito in una casa, rito che è costituito da diverse fasi, tutti puri e inspiegabili enigmi, che coinvolgono gli amici e i familiari del signor Severo,fulcro di mistero e rivelazioni numeriche, in un'atmosfera di spasmodica attesa colma d'ansia e ignote aspettative. Fantastico (poi mica tanto) straniante e bizzarro, per lettori esigenti che amano confrontarsi con l'inesplicabile e il non detto, che come me non sopportano l'esplicito e i facili turbamenti.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore