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Anno edizione: 2004
Anno edizione: 2004
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Manca il morto, ma non per questo l’indagine è meno interessante e difficile da risolvere. Uno sviluppo interessante e inedito mette Montalbano alla ricerca di una ragazza sequestrata e deve procedere grazie al suo consueto intuito. Ottima prova di arguzia e intelligenza, con annesse riflessioni di vita e di pensiero. Il finale poteva essere migliore.
Un grande classico di Camilleri, riletto dopo molto tempo mi è sembrato ancora più bello della prima volta. Un libro da leggere assolutamente.
Il mio libro di Montalbano preferito, uno dei pochissimi in cui non c'è un omicidio ma si ragiona su una situazione molto più stressante: il rapimento di una giovanissima ragazza proveniente da una famiglia povera. Nello stress generato da questa situazione (la speranza del ritorno, la disperazione per non poter mancare il riscatto) viene fuori tutto il nascosto della famiglia, descritto in maniera formidabile.
Recensioni
Al termine del precedente romanzo, Il giro di boa, Montalbano veniva ferito ad una spalla durante una sparatoria ed era accompagnato all'ospedale da Fazio e Gallo. All'inizio di questa nuova avventura, il commissario siciliano giace convalescente nel letto della sua casa di Marinella, accudito dall'amata Livia, ma la sua mente torna di continuo al momento della sparatoria, all'operazione, alle raccomandazioni dei medici.
Quello che apre il nuovo romanzo di Andrea Camilleri è un Montalbano malinconico e depresso, un personaggio inquieto e tormentato dalla crisi esistenziale che compare sempre più spesso nelle pagine delle ultime storie della serie. L'avanzare dell'età, i problemi di salute, la lontananza dal lavoro lo rendono cupo e nemmeno la quiete domestica e le premure dell'eterna fidanzata Livia paiono dargli conforto. Solo la notizia di un nuovo inspiegabile caso di sparizione sembra rianimarlo. Eccolo allora gettarsi a capofitto nelle indagini, per senso del dovere, ma forse ancor di più per combattere la noia o per sentirsi nuovamente attivo e vitale.
Un'inaspettata telefonata del fedele Catarella annuncia che è stato individuato, in una strada di campagna, il motorino abbandonato di una picciotta di Vigàta. La ragazza si chiama Susanna Mistretta, è molto bella, studia all'Università a Palermo e vive con i genitori in una villa poco lontana dal luogo del ritrovamento. Il padre, che aveva prontamente denunciato il mancato rientro della figlia, non ha dubbi: Susanna è stata rapita. Ma forse la verità è molto più complessa
Giallo insolito, senza spargimenti di sangue, La pazienza del ragno è la storia di un delitto sottilmente perpetrato dall'odio, capace di tessere una ragnatela a cui è arduo sfuggire. Tacere il finale della vicenda è d'obbligo; basti sapere che Montalbano, tra una sciarriatina e l'altra con la fidanzata Livia, riuscirà a sbrogliare l'intricata matassa del mistero. Come lui solo sa fare.
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