L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Non è affatto piccola la voce di Hetty. Risuona oltre il tempo a dare significato alle tante vite spezzate dal Nazismo e lo fa sempre con un carico emotivo di speranza, di coraggio e compassione nonostante l'orrore che la circondava. Una lettera che arricchisce il patrimonio lasciatoci con i suoi Diari.
La collana ocra gialla sceglie di occuparsi di "testi inediti e rari del Novecento". E infatti a lungo inedita, e certamente ancora sconosciuta ai più, è stata l'opera di Etty Hillesum, filosofa e scrittrice olandese morta ad Auschwitz nel 1943 a soli ventinove anni. Il libro presenta l'ultima, lunga lettera inviata da Etty ad amici dal campo di transito di Westerbork, in Olanda. Nella lettera, la filosofa offre un resoconto tanto lucido quanto terrificante della notte che precede una deportazione di massa. Nella descrizione - caratterizzata da una scrittura elegante, a volte perfino poetica, che però mai si dimentica della necessità di informare - ritroviamo scene da girone infernale alle quali ci avevano già abituato Levi, Semprùn e Wiesel. Tuttavia, fin dalle prime righe risulta chiara la matrice innovativa che caratterizza il pensiero della scrittrice olandese. L'intera opera di Etty ruota infatti attorno a una doppia intuizione, teologica e umana. Da un lato, in un'operazione che il curatore Fabrizio Zollo definisce felicemente di "ribaltamento prospettico", la Hillesum rivisita gli estremi del rapporto uomo-Dio, affidando al primo il compito di aiutare il secondo ("E se Dio non mi aiuterà più, allora sarò io ad aiutare Dio", scrive Etty nel suo diario). Dall'altro, la convinzione che il valore dell'uomo sia radicato nella sua capacità di accogliere e sciogliere dentro di sé i nodi irrisolti del proprio tempo, e di farsi "balsamo" per le molte ferite dei suoi simili. Caratterizzato da un apparato di note puntuale e approfondito dal punto di visto storico, il libro si chiude con l'elegante appendice scritta da Zollo, che coraggiosamente richiama l'attenzione del lettore su due punti: l'irriducibilità della Hillesum a un'adesione confessionale ("una fede estranea a chiese e sinagoghe"), e il paradosso di una contemporaneità che vede non solo il reiterarsi di persecuzioni che mutano forma ma non sostanza, ma che addirittura finisce per legittimarle.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore