Pièces de clavecin en concerts

Jean-Philippe Rameau (1683-1764): Deuxième Concert; Quatrième Concert; Cinquième Concert; Premier Concert; Troisième Concert
Il clavicembalista e direttore d’orchestra Korneel Bernolet ha ottenuto nel 2014 il prestigioso riconoscimento di Giovane Musicista Belga dell’Anno ed è stato definito dalla stampa specializzata internazionale «un interprete dotato di uno straordinario talento e di una infallibile padronanza della tastiera» «un virtuoso di altissimo livello e uno dei più autorevoli specialisti del repertorio clavicembalistico del mondo». Nel corso degli anni Bernolet ha avuto la possibilità di collaborare con Christophe Rousset e Les Talens Lyriques in alcuni dei festival più importanti del mondo come clavicembalista, chef-de-chant e assistente direttore, con la Petite Bande di Sigiswald Kuijken, gli Scherzi Musicali di Nicolas Achten, i Bach-Plus di Bart Naessens e i Transports Publics di Thomas Baeté e ha ricoperto l’incarico di assistente direttore di Jos van Immerseel con Anima Eterna e B’Rock e con Frank Angsteribbe di CantoLX. Il suo disco d’esordio solistico con opere per clavicembalo di Claude Balbastre pubblicato nel 2013 dall’etichetta Aliud fu accolto con unanime entusiasmo dalla stampa specializzata di tutto il mondo e nel 2013 venne scelto dalla stazione radiofonica belga Klara come miglior disco di un artista fiammingo dell’anno. Bernolet ha studiato con Paul Clement, Ewald Demeyere, Gustav Leonhardt e in particolare con Christophe Rousset e porta avanti una intensa carriera da solista, continui sta e direttore d’orchestra nel Benelux, in numerosi paesi dell’Europa occidentale, in Macedonia, in Messico e in Corea del Sud. Oltre a svolgere occasionalmente le attività di tecnico del suono e di producer, Bernolet insegna al Conservatorio Reale di Antwerpen e all’Accademia Internazionale dell’Opera di Gand. Insieme alla sua formazione di strumenti originali Apotheosis Ensemble Bernolet sta compiendo un proficuo cammino per eseguire le opere dei periodi barocco e romantico con un approccio il più possibile storicamente informato. Una delle caratteristiche più importanti delle loro interpretazioni è senza dubbio il dinamismo, che consente loro di tradurre le opere di molto tempo fa in una chiave molto godibile anche per il pubblico del XXI secolo; uno dei punti di partenza di ogni progetto discografico o concertistico dell’Apotheosis Ensemble è una attenta ricerca musicologica, un fatto che comunque non si traduce mai in noiose pedanterie accademiche. L’Apotheosis Ensemble è strutturato come una formazione aperta, in grado di variare i suoi componenti in base alle opere in programma, il suo repertorio spazia dal XVII al XX secolo e come dimensioni può andare da un gruppo cameristico, a una formazione con cantanti fino a una intera orchestra di strumenti originali.