L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La bellezza di questo saggio è tutta nella chiarezza espositiva. L’autore scioglie i dubbi del lettore e lo invita ad approfondire. Insomma, il libro di Fiore apre uno spiraglio su un mondo sconosciuto ai più. Personalmente, sono convinto che il compito di un saggio del genere sia quello di infondere curiosità. Non siamo in presenza di un libro scritto da un erudito, pensato per gli addetti ai lavori, ma ci troviamo davanti a un testo che può essere letto e compreso da tutti. Inutile descrivervi quanto spirito critico e quanta passione trasudino dalle pagine di quest’opera. Si tratta di un saggio da non perdere, che per molti lettori sarà l’inizio di un percorso di approfondimento.
Ma davvero Platone fu precursore dei totalitarismi novecenteschi? A mettere ordine in un marasma che ha appassionato e diviso schiere di studiosi è il testo di Fiore, che a partire dall'esegesi di Karl Popper – fautrice di una interpretazione totalitaria del filosofo ateniese – traccia un vasto excursus sulle appropriazioni più o meno indebite del pensiero platonico. Se in un primo momento l'autore sembra fornire argomenti a sostegno dell'ermeneutica popperiana, pian piano si fa strada una ricusazione di tutte le strumentalizzazioni moderne. Pur sospendendo un giudizio definitivo (p. 148), Fiore coglie il punto allorché sottolinea l'importanza del contesto: le tesi platoniche, come del resto quelle dei suoi esegeti, sono il frutto dei rispettivi tempi, quindi vanno relativizzate. Riflessioni sempre acute e stimolanti, come quando l'autore mette in luce «il paradosso della libertà» (p. 69): che dire di un popolo che elegge democraticamente il proprio tiranno? Prevenire le degenerazioni della democrazia, sembra dirci Fiore, significa innanzitutto fare i conti con i limiti di detto sistema. Il che non vuol dire consegnarsi al culto autoreferenziale dei soliti schemi: come scrive a p. 68, «L'intolleranza verso ogni altra forma di organizzazione statale e la messa al bando di modelli diversi rispetto al parlamentarismo, non è forse lo stesso atteggiamento di chiusura che solitamente si imputa ai totalitarismi?». Degno di menzione lo stile: una prosa chiara, lineare, che non cede alle facili lusinghe del virtuosismo e del tecnicismo, qualità quanto mai apprezzabili in un saggio di specchiato rigore e di ricchissimi riferimenti bibliografici. D'altro canto il filosofo ateniese appare tutto tranne che antiquato: in una contemporaneità sempre più ostaggio delle fake news e dell'improvvisazione, non potrebbe esserci miglior argine di una sana e robusta pedagogia. Esattamente quella di cui dà prova il testo di Fiore.
Esistono tanti studi sul pensiero platonico, ma non ho mai letto un testo così originale. Prima d'ora non era mai stato esaminata l'effettiva ricezione platonica da parte del comunismo e del nazismo (soltanto teorizzata da Popper). Un libro che completa la bibliografia del filosofo di Atene.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore