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1997
Tascabile
432 p.
9788804442561

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Lorenzo
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L'incantevole poesia di Rafael Alberti, il Neruda delle acque, si materializza nei suoi versi ora surreali, ora appassionati, aventi tutti o quasi il medesimo tema: il mare e il suo nostalgico ricordo per chi deve lasciarlo. L'acqua affiora ovunque e rende questa raccolta di rara bellezza: anche il balcone di casa, con un po' di fantasia, si arrampica nell'aria fino a diventare la torretta di una nave.

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Rafael Alberti

(Puerto de Santa María, Cadice, 1902-99) poeta spagnolo. Andaluso come García Lorca, avvertì anch’egli - dal suo esordio nella pittura e poco dopo nella poesia, con Marinaio a terra (Marinero en tierra, 1925, nt) - l’influenza della leggiadria e della grazia andaluse di Juan Ramón Jiménez, e accolse nei suoi versi il retaggio della poesia popolare del Romancero. Tuttavia già nel 1929, con le felici e dolorose liriche di Degli angeli (Sobre los ángeles), A. tracciò tra i primi una via al surrealismo in Spagna; e nel 1930, con la breve raccolta Con le scarpe indosso debbo morire (Con los zapatos puestos tengo que morir, nt), anticipò la poesia impegnata della guerra civile. La vita stessa di A., a partire dal 1931, appare tutta proiettata verso la politica e l’attività militante: del 1932-34...

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