Questa raccolta di saggi si pone come una seconda parte del volume Pop pedagogia. L’educazione postmoderna tra simboli, merci e consumi, con altri autori e altri nuclei tematici. La prima sezione dell’opera rimanda ad alcuni intrecci fra la cultura pop e gli scenari educativi postmoderni, come il tema dell’orientamento alla luce dell’oggi e quello delle culture dei pari in chiave interculturale, il problema dell’adultizzazione spettacolare dei bambini e quello degli immaginari legati ai bisogni educativi speciali, sino alle criticità proprie delle nuove forme di comunicazione politica attraverso i social network. La seconda sezione si concentra sui chiaroscuri pedagogici rinvenibili osservando il panorama musicale di un passato recente e di un presente raro e sfocato: si tratta dell’analisi dei miti degli Who, di Stromae e delle ultime incarnazioni di Madonna. Infine, una terza sezione è dedicata ad alcuni fenomeni popolari di straordinario successo: da Harry Potter al cinema di animazione di Hayao Miyazaki, dalle principesse Disney alla storica saga di Star Trek. Perché la pedagogia non può più fare a meno di guardare alla contemporaneità così come essa è tratteggiata e si autoritrae: quotidianamente e malinconicamente mediata dai media. )
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