Intitolare il proprio album "Porcupine Meat" (lett. Carne di porcospino) può sembrare un po' inusuale a meno che, come Bobby Rush, tu non ti sia guadagnato il tuo primo disco d’oro, nel 1971, con una canzone intitolata “Chicken Heads” (Teste di pollo). Rush ha inciso, durante la sua carriera lunga quasi 60 anni, più di 300 canzoni. È stato premiato con tre nomination ai Grammy, dieci Blues Music Awards oltre a 41 nomination. Nel 2006 è stato inserito nella Blues Hall of Fame. Non lasciatevi ingannare dall’età: Rush non è il tipico ottantenne. A 82 anni ha l’energia e lo spirito di un ventenne e circa 200 date all’anno. “Porcupine Meat” non solo compiacerà i vecchi fan, ma conquisterà anche i nuovi. Il grande produttore Scott Billington, che ha lavorato accanto a Rush per l’album, riflette: "Abbiamo voluto fare qualcosa di nuovo, pur rimanendo al 100% fedeli a Bobby". Diversamente dalla maggior parte delle sue ultime pubblicazioni, queste sessioni sono state fatte solo con strumenti reali e nessun sintetizzatore. Tutte le tracce ritmiche sono state registrate dal vivo in studio, spesso dopo essere scaturite da delle jam session. Per il progetto, Billington ha portato alla sua corte alcuni tra i migliori musicisti della Louisiana, tra cui Shane Theriot, David Torkanowsky, Jeffrey "Jellybean" Alexander, Kirk Joseph, Cornell Williams, e molti altri. Rush ha voluto con sé il suo vecchio amico e collaboratore di lunga data, il chitarrista Vasti Jackson. L’album vede anche la partecipazione, come ospiti, di grandi chitarristi come Dave Alvin, Keb 'Mo' e Joe Bonamassa. Rush è sempre stato un compositore prolifico e brillante. Le canzoni che ha scritto per “Porcupine Meat” come “Dress Too Short”, “I Don’t Want Nobody Hanging Around”, “Me, Myself And I”, “Nighttime Gardener” o “It’s Your Move” sono tutte all’altezza della sua fama. Bobby Rush è il più grande bluesman della sua generazione ancora in circolazione e “Porcupine Meat” è paradigma di tutta la sua brillante carriera. "Cerco solo di registrare buona musica e raccontare storie", afferma con umiltà. Con questa registrazione, ha più che raggiunto il suo obiettivo e ha prodotto uno dei migliori album di blues contemporaneo degli ultimi tempi.
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