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I cure sono garanzia di buona musica. Per gli amanti del genere che dire, questo è il loro album più dark e oscuro in assoluto. Ottimo, anche se credo che l'apice è stato raggiunto con Disintegration...
"Pornography" venne considerato facente parte prima della iniziale trilogia dark dei Cure, con "17 seconds" e "faith", poi, più recentemente, facente parte della nuova trilogia dark, cioè "pornography", "disintegration" e "bloodflowers". E' il disco obiettivamente più violento e tetro dei Cure. Robert decide di restare nel filone atmosferico elaborato in "faith", ma di apportare una innovazione: sostituire il peso discreto che avevano le tastiere nel disco precedente (basti pensare ad un brano come "all cats are grey"), per inserirvi una chitarra con flanger, chorus, delay e una lieve distorsione, un brano esemplificativo a tal riguardo è "a strange day". I testi sono tra i più criptici, violenti e allucinanti che Smith abbia mai composto, e proprio la deluxe edition, che presenta studio demo ancora in fase di elaborazione ci mostra bene il lavoro a livello compositivo, ma non solo per quanto riguarda i testi, ma anche per la sezione musicale. Novità del secondo cd di questo remaster sono proprio la sezione centrale degli studio demo, con brani già noti e con la bella inedita "demise", puramente darkwave anni '80. "Temptation" si basa su una progressione di linea di basso abbastanza solida e trascinante, seguita da variazioni di chitarra dal tipico sound alla pornography. Oltre a poter quindi sentire versioni completamente diverse dei brani editi (una su tutti, "the hanging garden"), avvincente è la possibilità di riascoltare brani live della tesissima tournee seguente al disco, che portò i Cure quasi allo scioglimento, per poi riconsegnandoceli più allegri e scanzonati con "the top", dopo il periodo di collaborazione Smith-Severin (The Glove, Japanese whispers, etc...). Bisognerà aspettare il 1989 per riassaporare le malinconie sepolte dei ragazzi di Crawley. L.L. (leonida9@virgilio.it)
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