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Otto vite. Un appartamento. La storia di Anne Frank.
È l'agosto 1944. Alle prime luci dell'alba, tra le vie di Amsterdam c'è una casa in cui tutti sognano. Peter sogna verdi colline da attraversare a cavallo. Auguste sogna una pelliccia. Otto sogna navi capaci di solcare ogni oceano. Margot sogna di nuotare in piscina. Fritz sogna la donna che ama. Edith sogna di tornare bambina. Hermann sogna di camminare in un prato. Anne sogna di diventare una scrittrice. Il sogno più grande, per tutti loro, è la libertà: rintanati in un nascondiglio da oltre due anni per sfuggire alle persecuzioni contro gli ebrei, aspettano che gli Alleati cancellino dall'Olanda e dal mondo l'incubo del nazismo. Ma in questa storia c'è anche il sogno del sottufficiale delle SS Karl Josef Silberbauer: lui vuole catturare otto persone nascoste in un vecchio edificio. E quel mattino, purtroppo, il sogno diventa realtà. Per la prima volta, un punto di vista inedito sulla vita di Anne Frank e degli occupanti dell'Alloggio segreto, nelle ore prima dell'arresto. Età di lettura: da 12 anni.
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Da quanto scrivono gli Specialisti, di fronte all’Ingiustizia e all’Orrore attuato sull’Altro, spesso in automatico il nostro cervello lavora per semplificazioni, cioè attraverso filtri che riducono l’acquisizione di informazioni. Uno di questi meccanismi sarebbe la Generalizzazione, la classificazione in gruppi. Così riteniamo “l’Altro”, che è vittima, appartenere ad un gruppo “diverso”. Il che funziona per farci sentirci “al sicuro”, “salvi” di fronte alla concreta ingiustizia, al concreto orrore. Allora: se per caso funzionate in questo modo, è meglio che non leggete “La Porta Di Anne”. Ne rimarreste fortemente traumatizzati. Mi raccomando.
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