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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2020
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Dall’autore delle Tredici vite e mezzo del Capitano Orso Blu, un'avventurosa storia d'amore e un'odissea attraverso il cervello sognante
"Un libro per adulti? Per giovani? Per giovanissimi? I romanzi di Moers scavalcano questi interrogativi: i loro destinatari sono coloro che al leggere chiedono felicità" - Quirino Principe
"L’intero libro, nella sua sontuosa bellezza, ricorda i bestseller di Michael Ende" - Die Zeit
«Benvenuta nel tuo incubo, nel nostro insonne sogno a occhi aperti. Insieme eppur soli intraprenderemo un viaggio, senza muoverci o pagar pedaggio, da cui non tornare mai più» Canto dei rovelli notturni
La principessa Dylia è affetta da un’inguaribile insonnia: a nulla servono pillole e pozioni, cuscini imbottiti di soffice peluria bradipesca, candele aromatizzate alla valeriana russante, metronomi meditativi e macchine sognopoietiche. Una sera la principessa riceve la visita di Havarius Opal, un rovello notturno dalla pelle color incubo e dalle curiose maniere, il quale annuncia di volerla precipitare nella follia, ma generosamente le offre anche la possibilità di intraprendere in sua compagnia un avventuroso viaggio nel di lei cervello. Walter Moers, autore culto per adulti e ragazzi, ha scritto una sonnambolica, romantica favola zamonica, colma di creature stravaganti come brisbafi e thalamiti, egocette e grilli, idee farfallone e traveggole, mnemaracnidi e, non da ultimi, i misteriosi crepuscolini. La principessa Insomnia e Havarius Opal riusciranno a raggiungere Amygdala, la famigerata città della paura, e a trovare il cuore buio della notte?
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Che dire? In confronto agli altri racconti di Zamonia sembra scritto da un autore differente. Forse Moers ha perso l'una.
Qual è il colore dell'incubo e quello della notte? a questi e tanti altri interrogativi risponde questo libro. Io, personalmente, l'ho scelto perché mi aveva incuriosito il titolo poi ho scoperto questo racconto in cui la principessa più insonne di tutta Zamonia incontra uno gnomo. E’ un personaggio simpatico ma vorrebbe far impazzire la donna. Ciò che mi ha colpito di più, sono stati i colpi di scena nel mondo dei sogni. Divertenti le sorprese e gli imprevisti. Consiglio questo libro.
In questo periodo strano, avevo proprio bisogno del conforto di una FAVOLA SONNAMBOLICA-ZAMONICA del caro vecchio Ildefonso De' Sventramitis. Insomma di quel genio di cui aspettavo da anni un nuovo libro che è Walter Moers... un autore che scrive libri "per ragazzi"... perfetti per adulti! Solo che non mi ha soddisfatto come sempre. La principessa Dylia ha un problema: non riesce a dormire. A nulla valgono i mille rimedi proposti da medici e sudditi vari, nè le estenuanti arrampicate sulle millemila scale delle altissime torri del suo regno: la principessa resta sveglia per giorni e settimane! Di positivo c'è che Dylia non sa che significa la noia e impiega sempre bene il suo abbondantissimo tempo libero giocando con le parole, cercando "pavolemmi" sempre più belli ed elucubrando su invenzioni dai colori dell'arcobaleno... Finchè un giorno si ritrova davanti Havarius Opal, uno gnometto piccolo brutto e coloratissimo, che si autodichiara il suo incubo peggiore e la guiderà nei meandri del suo stesso cervello, verso Amygdala e il Cuore Buio della Notte. Una storia delirante, pieno di parole strane e creature fantasiose tra crepuscolini, brisbafi, egocette, mnemaracnidi, idee farfallone e traveggole... d'altronde è un libro di Moers. Non molta trama ma mille descrizioni e teorie bislacche... ma manca qualcosa. Si sente meno la voce del narratore zamoniano - Ildefonso De Sventramitis, che nei libri precedenti era quasi un personaggio che sbucava di tanto in tanto con forza dalla narrazione... e in generale manca secondo me un po' di mordente alla storia, che forse stavolta divaga un po' troppo. Carino nel complesso, ma manca il lampo di genio a cui mi ero abituata.
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