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Sulla copertina un estratto de Il Giorno lo definisce un "giallo erotico mozzafiato con atmosfere da attrazione fatale"; mah, chissà se il critico ha anche solo sfogliato il libro della Olivastri o ha mai visto un trailer di "Attrazione Fatale". In realtà si tratta di un romanzo easy reading giallo di ispirazione storica la cui narrazione si sviluppa attorno al racconto di una serie di storie d'amore filiale e di coppia, ma di erotismo nessuna traccia. Bella l'ambientazione geografica che ben ricrea le atmosfere tipiche di un paesino toscano tra Firenze e Siena dove la vita scorre un po' sonnolenta tra le strette vie del borgo e godibile la narrazione degli intrecci amorosi (questi gli unici riferimenti "piccanti" del romanzo) ed artistici tra Pietro l'Aretino, Giulio Romano e Raffaello che portano alla stesura del primo scritto pornografico illustrato della storia. L'assassino non è il maggiordomo, ma poco ci manca ed in breve tempo la soluzione del giallo risulta chiara nonostante il polverone sollevato dalle indagini intricate e senza un filo logico di Dan e Helena, vecchi e nuovi amanti. La conclusione e' una sequela di eventi fortuiti e scoperte che sono tali solo per i poveri protagonisti del romanzo.Ottimo sotto l'ombrellone, ma date prima una ripassata all'italiano volgare, occorre leggerne alquanto!!!
L'autrice si premura di farci sapere che i suoi personaggi telefonano col Blackberry, scrivono con Montblanc, guidano Toyota Prius, ascoltano l'iPod e via di questo passo. Insomma, più che un romanzo sembra di scorrere il catalogo di un grande magazzino. Pardon, di Harrod's.
Romanzo pieno di colti riferimenti artistici, a tratti lento e troppo dettagliato (e non perchè sia funzionale all'intreccio), non raggiunge lo scopo voluto in quanto basta arrivare a metà per comprendere chi sia l'assassino!L'autrice tenta di distogliere il lettore il più possibile dalla "scoperta" finale (come ho gia detto, abbastanza scontata) con storie e storielle, alcune interessanti, altre molto meno!E' un peccato poichè l'idea di base c'era....
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