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Mommsen sostiene che l'Impero di Augusto era una diarchia perché in alcune province, le più tranquille, governava il Senato (e perciò dette "senatorie") e in altre, le più turbolente, l'imperatore (e perciò dette "imperiali"). Peccato che, dopo la pubblicazione del libro, sono stati trovati degli editti imperiali in cui l'imperatore dava ordini anche alle province senatorie. Perciò si è concluso che l'Impero non era una diarchia, ma una dittatura dell'imperatore abilmente mascherata. "Decenni di studi per scoprire l'acqua calda": la battuta non è mia, ma del mio docente di Storia Romana all'Università di Bologna, Giovanni Geraci. Del resto, la Repubblica era solo un'oligarchia a vantaggio di poche centinaia di famiglie. "Soprattutto non si dica questo", tuonava Cicerone. Segno che lo si diceva e che la verità fa male.
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