Quando sarai nel vento
- EAN: 9788832970272

Disponibile in 5 gg lavorativi

Caro cliente IBS, da oggi puoi ritirare il tuo prodotto nella libreria Feltrinelli più vicina a te.
Verifica la disponibilità e ritira il tuo prodotto nel Negozio più vicino.

Non siamo riusciti a trovare l'indirizzo scelto

{{item.Distance}} Km
{{item.Store.TitleShop}} {{item.Distance}} Km
{{item.Store.Address}} - {{item.Store.City}}
Telefono: 02 91435230
{{getAvalability(item)}}
Spiacenti, il titolo non è disponibile in alcun punto vendita nella tua zona
Compralo Online e ricevilo comodamente a casa tua!




Inserisci i tuoi dati
- Importante
-
1La disponibilità dei prodotti non è aggiornata in tempo reale e potrebbe risultare inferiore a quella richiesta
-
2Solo al ricevimento della mail di conferma la prenotazione sarà effettiva Solo al ricevimento della mail di conferma la prenotazione sarà effettiva (entro le {{shop.FirstPickUpTime.hour}}:0{{shop.FirstPickUpTime.minute}}) Solo al ricevimento della mail di conferma la prenotazione sarà effettiva (entro le {{shop.FirstPickUpTime.hour}}:{{shop.FirstPickUpTime.minute}})
-
3Per facilitarti il ritorno in libreria, abbiamo introdotto un nuovo servizio di coda virtuale. Ufirst ti permette di prenotare comodamente da casa il tuo posto in fila e può essere utilizzato in tante librerie laFeltrinelli, fino a 30 minuti prima della chiusura del negozio. Verifica qui l'elenco aggiornato in tempo reale dove è attivo il servizio ufirst.
-
4Una volta ricevuta la mail di conferma, hai tempo 3 giorni per ritirare il prodotto messo da parte (decorso questo termine l'articolo verrà rimesso in vendita)
-
5Al momento dell'acquisto, ai prodotti messi da parte verrà applicato il prezzo di vendita del negozio
* Campi obbligatori
Grazie!
Richiesta inoltrata al Negozio
Riceverai una Email di avvenuta prenotazione all'indirizzo: {{formdata.email}}
Entro le {{shop.FirstPickUpTime.hour}}:0{{shop.FirstPickUpTime.minute}} riceverai una Email di avvenuta prenotazione all'indirizzo: {{formdata.email}}
Entro le {{shop.FirstPickUpTime.hour}}:{{shop.FirstPickUpTime.minute}} riceverai una Email di avvenuta prenotazione all'indirizzo: {{formdata.email}}
N.Prenotazione: {{pickMeUpOrderId}}


Ritira la tua prenotazione presso:
{{shop.Store.TitleShop}}
{{shop.Store.Address}} - {{shop.Store.City}}
Telefono: 02 91435230
- Importante
- 1 La disponibilità dei prodotti non è aggiornata in tempo reale e potrebbe risultare inferiore a quella richiesta
- 2 Solo al ricevimento della mail di conferma la prenotazione sarà effettiva Solo al ricevimento della mail di conferma la prenotazione sarà effettiva (entro le {{shop.FirstPickUpTime.hour}}:0{{shop.FirstPickUpTime.minute}}) Solo al ricevimento della mail di conferma la prenotazione sarà effettiva (entro le {{shop.FirstPickUpTime.hour}}:{{shop.FirstPickUpTime.minute}})
- 3 Per facilitarti il ritorno in libreria, abbiamo introdotto un nuovo servizio di coda virtuale. Ufirst ti permette di prenotare comodamente da casa il tuo posto in fila e può essere utilizzato in tante librerie laFeltrinelli, fino a 30 minuti prima della chiusura del negozio. Verifica qui l'elenco aggiornato in tempo reale dove è attivo il servizio ufirst.
- 4 Una volta ricevuta la mail di conferma, hai tempo 3 giorni per ritirare il prodotto messo da parte (decorso questo termine l'articolo verrà rimesso in vendita)
- 5 Al momento dell'acquisto, ai prodotti messi da parte verrà applicato il prezzo di vendita del negozio
Altri venditori
Mostra tutti (5 offerte da 18,00 €)

Gaia la libraia Vuoi ricevere un'email sui tuoi prodotti preferiti? Chiedi a Gaia, la tua assistente personale
Quando sarai nel vento è una sinfonia in quattro movimenti in cui ogni motivo – esposto, sviluppato e ripreso – è un carotaggio delle infinite vibrazioni che agitano noi e il mondo; raramente all’unisono ma sempre in attesa della chiave che le doti di un ordine, di una cadenza che le restituisca all’armonia.
«Quando sarai nel vento è un romanzo che cita un mucchio di canzoni e che pare scritto da un regista, tra Wong Kar-wai e Kaurismaki. Scavare negli abissi e portarvi luce è il metodo dichiarato di Di Fiore.» - Angelo Carotenuto, Robinson - la Repubblica
«È un’opera letteraria straordinaria, che attraversa luoghi del mondo e della mente come solo la grandissima scrittura sa fare.» - Marcello Fois
«La lettura procede lungo un itinerario narrativo senza grumi, durante il quale ho ammirato la naturale attitudine nella stesura dei dialoghi ma, più in generale, la dedizione dell’autore alla parola come strumento privilegiato - a volte disperato - di comprensione del sé, attribuzione di un senso possibile a una vita che va per conto suo ma della quale, se proviamo a raccontarla, possiamo tentare una ricostruzione e diventarne, almeno in parte, autori; a tratti, finanche protagonisti.» - Diego De Silva
Abele ha lasciato il Cilento per studiare i venti sulle montagne abruzzesi. Da una stazione meteo in cui le strumentazioni adeguate sembrano non arrivare più, si stende un paesaggio quasi lunare, devastato dal sisma e spopolato tanto di individui quanto di umane speranze. Abele allora occupa il tempo guardando le pendici cangianti del Gran Sasso, auscultando con uno stetoscopio elettronico il brusio sommerso della Terra e scattando fotografie alla sua «mano guasta». Quando scende da quell’eremitaggio accademico, si divide tra la stanza in affitto dagli Hensel – una coppia di vecchi ebrei che usano la crudeltà come moneta di scambio col mondo –, qualche rave in cui l’ecstasy allontana e scolla il rapporto tra percezioni e realtà, e le ore trascorse a fantasticare di un film sul vento con Marlena, la desolata Beatrice che diventa a poco a poco la regina di quell’universo in attesa. A spezzare quella stagnante bonaccia – interiore ed esteriore – il passato che torna e la necessità di un viaggio che porterà Abele alla ricerca del padre tra l’Argentina, New York e Parigi. Un viaggio intrapreso con Marlena, sotto i cui passi esiste «solo il silenzio della grazia», ma ugualmente composto di solitudine e inerzia: il vento è ormai scomparso e, senza la sua spinta, l’umanità terrigna che accompagna le scoperte di Abele, l’odore acre degli incendi che devastano il Sud del Pianeta, le lotte di ecologisti in tuta bianca e maschera antigas che si ispirano a Walt Whitman, rimangono sospesi, avvolti da sonorità limpide e luci inflessibili, come tante istantanee in lotta contro tutto ciò che passa, si dissolve, si dimentica.

Gaia la libraia Vuoi ricevere un'email sui tuoi prodotti preferiti? Chiedi a Gaia, la tua assistente personale

Di Fiore, in cammino per smettere di aver paura
Si è lasciato alle spalle il Cilento, Abele, per studiare il vento sulle montagne abruzzesi, e grazie ai suoi quotidiani spostamenti tra la stazione meteo ed il paese dove vive, tocca con mano gli effetti devastanti e dolorosamente duraturi del sisma. Abele è il protagonista di Quando sarai nel vento (508 pagine, 18 euro) di Gianfranco Di Fiore, pubblicato da 66thand2nd.
L’Aquila – che senza averlo chiesto, assomiglia all’immaginario Spoon River o alla ben più reale Amburgo di Stig Dagerman – è in quei giorni una città in ginocchio, dove la vita normale non sembra più capace di ottenere una stabile residenza. Una città sfigurata, dove da tempo non si vede un bambino per strada, ma solo ruspe che brucano cemento e tondini, e che con tutti gli altri comuni del cratere è adesso alla ricerca del tempo necessario “per disseppellire la vita rimasta schiacciata dalle macerie”.
Ma è la miseria umana, quella che “scuote la Terra più di ogni altro terremoto” a rendere Abele prigioniero di una timidezza “densa e preoccupante”, dalla quale, con un lungo ed a tratti impervio Camino intrapreso con Marlena, decide di allontanarsi “per smettere di avere paura”, con in tasca il suo inseparabile pezzo di sapone dalla composizione davvero speciale. Si muove, allora, alla ricerca di un padre che non ha mai conosciuto, per realizzare con lui quella necessaria commessura, voluta con tutte le sue forze e, forse, in grado di offrirgli, finalmente, una visione del tutto inedita della sua esistenza.
Si muove, perché pensa “sia giunto il momento di provare ad avere un passato” e “ristabilire un contatto veritiero con il mondo”, lontano persino da quel cielo della sua terra, che non ha “alcun amore, alcuna amicizia, alcun patto di sangue” da offrirgli. Un’assenza che deve a tutti i costi mettersi alle spalle, per riappropriarsi, dice, “dei desideri da cui mi ero sempre allontanato per scelta”, verso quella “sensazione rara di sentirsi utili”.
Una cartolina lo porta in Argentina e, da qui, il suo viaggio continuerà poi, non sempre come vorrebbe, negli Stati Uniti, a Brooklyn ed, infine, a Parigi.
In Sudamerica, i contatti con le persone e gli oggetti, ma anche con tutto ciò che li circonda, gli regalano una vicinanza mai provata prima con una figura paterna ancora non del tutto chiara, mentre i versi di Whitman ispirano la lotta ecologista in una regione della Terra sempre più addentata a morte. Protesta che, seppur condivisa, gli offre (anche qui, di nuovo) tanti dubbi: “c’era del denaro nascosto tra i versi e la barba”.
Negli USA, l’infanzia del nonno Isaac, negata e violentata tra l’indifferenza di un’intera società, diventa “il punto di intersezione” tra il suo universo e quello di un padre non ancora ritrovato ma che – adesso ne ha le prove – sa che un giorno qualcuno lo cercherà.
Ma sono le persone care di oggi, di quel presente mai compreso del tutto, ad offrirgli altre tessere di un puzzle non ancora del tutto composto ed a condurlo nella capitale francese, ultima tappa prima del rientro a casa, di un viaggio grazie al quale Abele – magistralmente disegnato in copertina (complimenti, davvero) come unico “polo” non raggiunto da alcuna linea di collegamento con tutti gli altri soggetti – si riappropria della chiave di lettura del suo passato e può, davvero, ritenere possibile “una nuova vita nella testa”.
Romanzo certamente non facile e nemmeno breve, con una colonna sonora funambolica (mettere insieme i Sex Pistols e Alicia Keys non è forse da temerari?), Quando sarai nel vento di Gianfranco Di Fiore è sicuramente uno dei lavori più interessanti degli ultimi anni. Non a caso Marcello Fois lo ha, con merito, proposto, con parole molto lusinghiere, per lo “Strega”. Lo segnalo soprattutto ai lettori che non si chiedono soltanto “chissà come andrà a finire”.
Recensione di Camillo Scaduto
