Quello che non c'è

Uno dei migliori dischi della scena rock italiana. Adatto a tutti, non solo agli amanti del genere. Sicuramente da consigliare l'ascolto in tutte le occasioni della giornata o in auto.

Non il migliore di Agnelli e soci, ma comunque un buon compendio di pop rock con una tenue nebbia psichedelica. La title track è superiore a tutto il resto offerto però, rendendo tutto un po' sbilanciato.

Una vera perla questo disco degli after che ho deciso di tenere sempre con me per la presenza di canzoni che hanno cambiato la band e hanno svelato e consacrato il mostro artistico che è Manuel Agnelli. Mi dispiace che pochi siano a conoscenza di tali poetici versi e di musiche costruite da veri artisti data la dilagante foga della trap o della musica da jingle pubblicitari. In questi dischi si rivela la vera essenza dei musicist italiani, i veri temi di cui si dovrebbe parlare con una sensibilità profonda e che il disco perfettamente mostra. Per un amante del gruppo, a mio avviso, questo disco insieme a "Hai paura del buio?" non deve mancare dalla propria collezione.