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Nel nuovo, incantevole romanzo dell’autore di Storia della pioggia, c’è il commovente ritratto di una comunità, delle sue idiosincrasie e delle sue tradizioni, dei suoi paradossi e delle sue inanità, dei suoi fallimenti e dei suoi trionfi.
«Comico e struggente in egual misura». - The New Yorker
«Questa storia dal cuore grande racconta di un piccolo luogo sull’orlo di un grande cambiamento». - New York Times
«Una prosa gloriosa e lirica... Questo romanzo è una delizia». - Publishers Weekly
La pioggia è cessata. Nessuno, nel piccolo e dimenticato villaggio di Faha, ricorda quando è iniziata. Sulla costa occidentale irlandese la pioggia è una condizione esistenziale: scende diritta e di sghimbescio, presentandosi in veste di pioggerella, di acquerugiola, di bruma, di acquazzoni frequenti e di nebbia bagnata; arriva a ogni ora del giorno e della notte, in tutte le stagioni, senza badare al calendario né alle previsioni meteorologiche, tramutando il suolo in fango e l’aria in una cortina. Ma ora che non piove piú, nessuno sembra essersene accorto. Forse perché è successo subito dopo le tre del Mercoledí Santo, e l’intera parrocchia è stipata nella chiesa di Santa Cecilia, dove Padre Coffey, il viceparroco, pallido e sottile come un’ostia, sta annunciando l’arrivo dell’elettricità. Faha è infatti un luogo in cui, settantotto anni dopo l’accensione della prima lampada ad arco davanti agli uffici del Freeman’s Journal di Princes Street a Dublino, e a settant’anni da quando è stata inaugurata l’illuminazione elettrica delle strade, manca ancora l’elettricità. Quel pomeriggio il diciassettenne Noel Crowe, arrivato in treno da Dublino per trascorrere le vacanze nella casa dei nonni Doady e Ganga, si affaccia alla soglia in quei primi istanti di cessazione della pioggia, ed è allora che scorge un uomo entrare in cortile a passo vivace, con una piccola valigia al fianco. Noel non può saperlo, ma quello straniero lascerà un’impronta profonda nella sua vita, allo stesso modo in cui l’elettricità è destinata a stravolgere un mondo che per secoli è rimasto sempre uguale a se stesso.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un libro da leggere nella sua lentezza. A tratti prolisso.
Una piccola comunità irlandese che si prepara alla'avvento dell'elettricità raccontata da un uomo anziano che in quell'estate di tanti anni prima era un adolescente. La vita, l'amore, il dolore, la perdita, la felicità e la speranza: c'é tutto nelle pagine che scorrono lente come il periodo che descrivono, ma proprio per questo possono essere assaporate con tutta la delicatezza necessaria. Davvero bello!
Un libro che ti conquista leggendolo. Scritto (e sapientemente tradotto) con stile dolce, autoironico. Il romanzo fa sorridere e intanto ti conduce con nostalgia ad una terra semplice, dolce e ricca di umanità; agli abitanti di una cittadina Faha, che formano una comunità di cui ti sentì parte. Ciò che meglio riesce all’autore è farti sentire e desiderare di sperimentare ancora una volta la musica irlandese, capirne il senso e il potere taumaturgico; sentire la bellezza e lo struggimento del canto d’amore. Un libro bellissimo.
Recensioni
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