Milano, dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, In-8° (208x130mm), pp. (4), 294, (4), bella legatura ottocentesca, firmata dal celebre legatore inglese Francis Bedford (1799-1883), in pieno vitello biondo con triplice filetto perimetrale in oro ai piatti, dorso a 5 nervi con titolo in oro su tassello in marocchino marrone e ricchi fregi ornamentali in oro entro scomparti. Tagli dorati, unghie e dentelle decorate in oro, sguardie policrome a piuma di pavone. Ritratto di Vittoria Colonna inciso su acciaio dal Caronni all'antiporta. Ex-libris ottocentesco di Henry Collins con suo stemma nobiliare. Qualche minima fioritura. Superbo esemplare nella raffinata legatura di Bedford, definito a suo tempo da Bernard Quaritch "the best binder who ever lived". Prima edizione di questa crestomazia lirica in cui sono rappresentati i principali poeti italiani dalle origini sino al XVIII secolo. "Precede una prefazione, nella quale si tratta dell'origine e dei progressi della Poesia Lirica Italiana. L'edizione é divisa per epoche. A ciascun poeta vi sono premesse alcune brevissime notizie intorno alla vita ed alle opere di lui" (Bibliografia od Elenco ragionato delle opere contenute nella collezione de' classici italiani, p. 148). Il volume fu edito per la collana dei "Classici Italiani", il cui programma editoriale, avviato nel luglio del 1802 sotto gli auspici del Ministro della Cultura e favorita dal Melzi, prevedeva la realizzazione della prima grande biblioteca letteraria italiana, composta da 250 opere che abbracciassero cinque secoli di tradizione letteraria. Nel 1807 il libraio Francesco Fusi assunse la rappresentanza sociale della Società e operò una selezione rigorosa dei titoli, concentrandosi solo sulle edizioni più pregevoli. L'abate Robustiano Gironi (Gorgonzola, 1769-Milano, 1838), noto bibliotecario di Brera, fu fecondo poligrafo. Gamba, 2702. Bibliografia od Elenco ragionato, cit. Fusi, p. 148.
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