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Saggio serio obiettivo. Linguaggio semplice ed efficace ottimamente argomentato ben dotato di note bibliografiche. Si consiglia la lettura.
Per l'autore le radici culturali e spirituali dell'Europa sono: "in primo luogo, la cultura greca; in secondo luogo, il messaggio cristiano; in terzo luogo, la grande rivoluzione scientifica-tecnica, iniziata nel Seicento." L'autore sottolinea il fatto che oggi primeggiano la scienza e la tecnica e che queste, però, " non affrontano e non risolvono quei problemi di fondo che riguardano l'uomo in quanto tale". La filosofia e lo spirito religioso cristiano, oggi, sono messi all'angolo, anzi la filosofia ha rinunciato al suo specifico ruolo, per mettersi al servizio della scienza e della tecnica. Queste ultime sono, poi, state travolte da una sorte di hybris che sta mettendo a rischio, addirittura, la sopravvivenza del pianeta. Il libro è stato pubblicato nel 2003, cinque anni prima della crisi economica- finanziaria del 2008, che ha messo in ginocchio il ceto medio e maggiormente i più poveri. Questo può giustificare il fatto che nel libro non si parli dello strapotere della finanza e dell'economia che tranquillamente calpestano sia i valori etici e morali della filosofia, sia le radici cristiane, ovvero il Vangelo è diventato carta straccia, cioè l'identità cristiana è messa maggiormente in pericolo dagli stessi europei che non dai migranti che fuggono, a rischio della propria vita, verso l'Occidente ricco (per pochi), spinti dalle guerre e dalla fame. L'Europa non sa accoglierli, manca di carità, di misericordia e, tra l'altro, è esploso il razzismo ed i migranti sono divenuti il capro espiatorio dello stato di disagio che si diffonde tra gli europei. Altro che messaggio cristiano, altro che cultura greca. E' rimasto Papa Francesco a brandire il Vangelo, contro i nostri egoismi. Le riflessioni dell'autore, comunque, sono in gran parte condivisibili. Giovanni Reale è un ottimo e onestissimo filosofo, esprime il suo pensiero in modo chiaro e la lettura dei suoi libri è sempre un arricchimento spirituale per il lettore, un piacere e una cura per l'anima.
Giovanni Reale è uno dei più importanti filosofi contemporanei di matrice cattolica, famoso grazie ai manuali di filosofia per licei scritti assieme a Dario Antiseri. La tesi del presente libro è che il pensiero occidentale presenti un'evoluzione coerente dall'Antica Grecia all'età contemporanea. Il punto di partenza è la filosofia dei presocratici, che nasce in contrapposizione al paradigma mitico-poetico (tipico delle tradizioni orali) e utilizza il metodo razionale e speculativo per spiegare la natura. Poi si arriva all'intuizione del concetto di anima (psyché) da parte di Socrate, su cui si centrerà tutta la filosofia platonica, snodo fondamentale per comprendere le successive tappe che hanno portato all'idea di Europa. I pensatori cristiani creano il concetto di persona, passando dal cosmocentrismo greco all'antropocentrismo cristiano. L'ultimo tassello del puzzle è la scienza, che ha portato alle estreme conseguenze l'antropocentrismo, creando il paradigma scientista e dimenticando di conservare una componente spirituale, cioè di consapevolezza dei limiti dell'azione umana. Reale si sofferma sui problemi che la scienza comporta, senza peraltro scrivere nulla di nuovo (mi viene in mente "La Ragione aveva Torto?" di Massimo Fini). Il voto non è 5 perché l'autore fa un uso eccessivo delle citazioni, anche in punti dove non sarebbe necessario (pag. 142: "Tale mutamento di rotta spirituale potrebbe sembrare a molti improbabile. Ma, come dice un antico proverbio, improbabile non significa impossibile.) o dove sarebbe richiesta l'opinione personale dell'autore. Rimane comunque un buon libro per farsi un'idea delle radici culturali del pensiero europeo.
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