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Rush: un nome, una garanzia! Semisconosciuti in Italia (senza addentrarci in discussioni sulla cultura imperante dal '68 ai giorni nostri, che metteva all'oscuro tutto ciò che non era politicamente corretto e conforme ai dettami marxisti-cattocomunisti), possiamo tranquillamente affermare che è la band più dotata, più tecnicamente preparata, più altisonante, più ispirata da trent'anni a questa parte! Pensiamo solo alla rivoluzione della batteria apportata da Neil Peart, The Professor, come viene chiamato, e a quello che hanno pubblicato, sempre diverso, sempre grandioso. Partiti con un rock influenzato fortemente dall'Hard Blues e dall' Hard Rock di stampo zeppeliniano, subito cominciarono a sviluppare un discorso musicale che approdava nel progressive rock tanto in voga all'epoca ma che già era proiettato verso lidi inesplorati sia dall'Hard Rock che dal progressive. Questa caratteristica diede l'inizio ad una fase che da Permanent Waves sino a Hold Your Fire caratterizzò la loro musica con un'originalissima venatura fatta di New Wave, Progressive e Rock fine e tecnico. Da questa fase nacque quello che oggi è considerato il Progressive moderno. Dopo i primi due capitoli, Retrospective I e II, rispettivamente basati alle prime due fasi di carriera, ecco finalmente il terzo capitolo che parte da dove ci aveva lasciato Hold Your Fire. Potremmo gustare i pezzi del 'piatto' ma straordinario Presto, il Rock ispirato e duro di Counterparts, le atmosfere naturaliste e ariose di Test For Echo e la sublime crudezza mistica di Vapor Trail, per arrivare all'ultimo sottovalutato Snakes & Arrows. Per l'occasione il sacro triunvirato ha riproposto le nuove versioni di 'One Little Victory' e 'Eartshine' dal disco Vapor Trail, due pezzi terremotanti che da sole valgono vent'anni di musica! Grandi, immensi, stratosferici! Nessuno può gareggiare con la maestria di Geddy Lee, Alex Lifeson e del professor Peart! Da avere, gustare e fare proprio! Signori, forza, tutti su IBS a procurarvi una copia. Possibilmente questa col DVD!
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