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Anno edizione: 2015
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Siamo a metà dell’Ottocento e Carolina è un’attraente ragazza italiana di circa ventiquattro anni, che fugge dall’Italia per evitare le nozze con un uomo che non ama e per sentirsi padrona di se stessa. La ragazza è una giornalista e sceglie di recarsi in Messico per raccontarne le complicate vicende. Sono gli anni della rivoluzione, sono gli anni di Benito Juarez. Ciò che Carolina non si aspetta è che nella rivoluzione ci metterà davvero le mani, rinunciando alla ricchezza e alla promessa di un futuro banalmente tranquillo, rinunciando a un uomo facoltoso per seguire invece il suo cuore, che appartiene a qualcun altro. Dalle premesse, che mi sono piaciute fin da subito, mi aspettavo molto da questo libro. E, tutto sommato, la trama è ben sviluppata, i personaggi sono ben caratterizzati e decisamente lontani da qualsiasi schema o stereotipo. È evidente la buona volontà delle autrici e la cura che hanno avuto di questo romanzo, che non presenta refusi o errori di qualche tipo. È ammirabile poi il lavoro di ricerca e resa dei fatti storici. Il problema però è stato lo stile. Stile che ho trovato complesso e lento, che non mi ha suscitato chissà quale emozione e che non mi ha fatto affezionare ai personaggi, nonostante le 400 pagine. La lettura l’ho trovata poco coinvolgente, sebbene ci fossero tutti gli elementi di base per renderla tale, e il giudizio poco positivo è proprio dato da questo e dal fatto che, per terminarlo, mi sono sforzata parecchio.
Un romanzo latinoamericano storico di amore e rivoluzione, scritto in maniera magistrale. Si viene subito trasportati nella terra e nelle tradizioni del Messico, vista dal punto di vista di una giornalista donna italiana del XIX secolo. Una storia piena di colpi di scena, amore, avventura, tragedie, lacrime. Il lettore si ritrova a vivere in Messico al tempo della rivoluzione, si affrontano situazioni che fanno riflettere e fanno capire che tante cose non sono cambiate anche se pensiamo il contrario. Carolina, la protagonista, è una figura emancipata che pensa di poter affrontare tutto, ma scoprirà di esser al contempo piena di debolezze. Diciamocelo, la donna è fragile quanto forte, è una medaglia a due facce che in ogni occasione può cambiare. Quanti diritti abbiamo ottenuto da allora ma quante cose ancora a conti fatti non ci hanno ancora riconosciuto, perché siamo nel 2018 ma la donna combatte assiduamente per esser riconosciuta al pari di un uomo in molti campi lavorativi. Questo libro secondo me porta avanti benissimo due tematiche molto importanti, la situazione della donna di allora e, a livello storico, gli ideali di libertà e indipendenza e l'importanza delle rivoluzioni avvenute nel XIX secolo in tutto il mondo. È un libro che non racconta solo una storia ma fa vivere la storia al lettore. La consiglio.
Romanzo di piacevolissima lettura, ben scritto e dalla trama accattivante e avventurosa, che ben mescola gli elementi di fantasia alla grande storia, dal Risorgimento italiano ai tumulti messicani, attraverso una intensa vicenda d'amore. Assolutamente consigliato.
Recensioni
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