Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4punti
Regia di Giorgio Sangati; Ricostruzione ed edizione critica della partitura di Giovanni Andrea Sechi - 44° Festival della Valle D'Itria, Luglio-Agosto 2018. Per la prima volta in tempi moderni, il Festival della Valle d’Itria porta in scena la versione napoletana del Rinaldo di Handel, un pastiche dal sapore mediterraneo che Leonardo Leo assemblò nel 1718, e che fino a pochi anni fa era considerate perduto. La storia dietro a questa rara opera è singolare: fu il castrato Nicolò Grimaldi, che per primo interpretò Rinaldo a Londra, a portare illegalmente il libretto dell’opera a Napoli, dove venne rimaneggiato da Leo ed altri compositori locali e riadattato per il pubblico partenopeo, per il quale furono inseriti alcuni intermezzi e personaggi buffi. La regia di Giorgio Sangati ci restituisce un’opera “ba-rock”, ambientata negli anni ’80 ed in cui le dispute fra Cristiani e Turchi diventano uno scontro fra “fazioni di divi del recente passato: una appartenente al pop-rock (i Cristiani) e l’altra al dark-metal (i Turchi)”, (Luca Ciammarughi, classicaviva.com). che mettono in scena due opposte visioni sulla vita e sull’amore. Fabio Luisi dirige in maniera impeccabile l’Orchestra barocca La Scintilla, specializzata nel repertorio dell’epoca. Eccellenti le prestazioni del cast vocale, impegnato in un tour de force di quasi 4 ore: menzione speciale a Carmela Remigio (Armida), che si è rivelata un’Armida “sontuosa dal punto di vista vocale “e coinvolgente nella recitazione, mentre Teresa Iervolino nei panni di Rinaldo en travesti ha convinto per la capacità di addentrarsi vocalmente e attorialmente “in ogni minimo anfratto dei mille affetti e di quella dolce melancolia che Händel sa esprimere come forse nessun’altro.”
Compositore tedesco.La vita. il trasferimento a londra. Figlio di un barbiere-cerusico, ricevette la prima istruzione musicale da F.W. Zachow, organista della Liebfrauenkirche a Halle. Incominciò a comporre a dieci anni; ma poiché suo padre era contrario alla carriera di musicista, nel 1702 entrò all'università di Halle per studiarvi diritto. Lo stesso anno divenne organista del duomo; l'anno seguente lasciò Halle per Amburgo, dove suonò in orchestra sotto la direzione di R. Keiser e conobbe J. Mattheson. Il suo primo melodramma, Almira, parte in italiano e parte in tedesco, fu rappresentato ad Amburgo nel 1705; ad esso ne seguirono altri tre, ora perduti. Nel 1706 raggiunse l'Italia, dove divenne in breve famoso come compositore di melodrammi e dove rappresentò il suo primo oratorio, La Resurrezione,...
Nato a Genova nel 1959, Fabio Luisi ha iniziato giovanissimo la carriera di direttore d''orchestra, che lo ha portato a trionfare in tutti i teatri più importanti del mondo con un repertorio che spazia da Bellini a Wagner e da Verdi a Janácek.