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Obiettivi del volume
L'istituto della riserva consente:
- all'appaltatore di potere avanzare precise richieste riguardanti fatti tecnici ed economici riguardanti l'esecuzione dei lavori in appalto
- alla stazione appaltante uno strumento di controllo continuo della spesa stanziata per contenerla nell'ambito della previsione.
Tra le problematiche si citano:
- consegna ritardata o parziale dei lavori
- sospensione illegittima e tardiva ripresa dei lavori
- contestazioni in merito alla contabilità dei lavori
- legittimità delle varianti in corso d'opera
- proroghe e penali
- scioglimento del contratto
- risultanze del collaudo tecnico-amministrativo.
Con l'entrata in vigore del Regolamento n. 554/1999 e del nuovo capitolato generale d'appalto per le opere pubbliche, che ora riveste ruolo contrattuale, l'istituto della riserva ha subito qualche modifica, in alcuni casi sostanziale, in quanto le nuove norme hanno recepito significativi orientamenti giurisprudenziali e arbitrali. Una innovazione importante per la trattazione delle riserve in corso d'opera è stata l'introduzione della procedura di accordo bonario (art. 240) e dell'accordo transattivo (art. 239) del Codice dei contratti pubblici. La problematica dell'arbitrato nel settore dei lavori pubblici viene esaminata alla luce delle nuove norme dell'art. 241 del Codice dei contratti pubblici e delle sottili differenze con le disposizioni del codice di procedura civile.
Il Cd allegato
Costituisce una fondamentale risorsa di consultazione.Esso comprende, oltre alla modulistica in formato Word, un database legislativo eccezionalmente ampio (oltre 1250 provvedimenti ricerche per data, tipo, argomento o parola chiave):
- codice lavori pubblici forniture di beni e servizi
- codice sicurezza cantieri
- codice sicurezza impianti
- codice valutazione impatto ambientale
- codice norme strutturali
Requisiti minimi di sistema per l'installazione del database legislativo
- Microsoft Windows 95/98/ME/NT/2000/XP
- HD libero: 120 Mb
- Microsoft Word 97 o successivo
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