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Un quarantenne regista curdo-iraniano, apolide e diviso tra due mondi, sta lavorando a Roma a un ambizioso film sull’immigrazione prodotto dal ministero per i Beni e le Attività culturali. Durante un incontro cruciale con la commissione che eroga i finanziamenti, pronto a ridiscutere il finale della sua opera – definito oltremodo pessimista – riceve una telefonata destinata a cambiare il corso della sua già travagliata esistenza.
All’altro capo del filo c’è sua madre, che non sente da ventisette anni e che, l’ultima volta che l’ha vista, ha cercato di ucciderlo. Il ricordo del loro ultimo traumatico incontro piomba nel suo presente e lo invade. La voce della madre lo costringe a tornare nel suo Paese per fare i fatidici conti col passato prima che la morte impedisca a entrambi di ricucire quello strappo mai sanato che ha lasciato dentro di lui una cicatrice profonda e una scia di scelte sbagliate.
Ma il ritorno in Iran si rivela molto diverso da come lo aveva immaginato: invischiato suo malgrado in un mondo di cui quasi non riconosce più le dinamiche, e come sospeso in un tempo surreale, il passato torna sotto forma di condanna, di circolo vizioso, dove anche i sentimenti più puri non trovano spazio e la verità, a lungo temuta e nascosta, si palesa in tutta la sua violenza beffarda e sconvolgente.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un testo eccezionale in ogni forma. L'autore mostra capacità letterarie di alto livello nell'esprimere contenuti drammatici, sociali e culturali. Un testo capolavoro per ingegno e maestria culturale e personale. Eccellente.
Ritorno in Iran è un libro utile e non semplice. Il racconto è ben scritto e fornisce grande quantità di informazioni storiche, sociali e politiche sul contesto iraniano. Consigliato
L'ho abbandonato poco oltre la metà e dunque il giudizio non può essere pienamente obbiettivo. La scrittura è semplice e piana. Ma gli intrecci sono vorticosi, accade davvero tanto. Innumerevoli i giochi presente/passato Non so quante volte abbia trovato la formula "la prima volta che l'ho incontrato....il primo ricordo che ho.....' Scovato in libreria, mi ha attratto ed incuriosito. Ma è presto tornato fra. gli scaffali di casa.
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