Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Ritratti di città europee. Dal Rinascimento al secolo XVIII - Cesare De Seta - copertina
Ritratti di città europee. Dal Rinascimento al secolo XVIII - Cesare De Seta - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 21 liste dei desideri
Ritratti di città europee. Dal Rinascimento al secolo XVIII
Disponibilità immediata
24,00 €
-20% 30,00 €
24,00 € 30,00 € -20%
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libreria La Chiave
24,00 € + 2,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Libraccio
20,90 € + costi di spedizione
attualmente non disponibile attualmente non disponibile
Info
Usato
Aggiungi al carrello
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libreria La Chiave
24,00 € + 2,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Libraccio
20,90 € + costi di spedizione
attualmente non disponibile attualmente non disponibile
Info
Usato
Aggiungi al carrello
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Ritratti di città europee. Dal Rinascimento al secolo XVIII - Cesare De Seta - copertina

Descrizione


Il ritratto di città è la forma più alta di celebrazione del potere urbano, sia esso quello di un re, di un papa, di un principe o di un mecenate, e nasce nel Rinascimento con l'invenzione rivoluzionaria della prospettiva. I primi ritratti di città sono databili all'ultimo trentennio del Quattrocento e la loro manifesta intenzione è quella di mettere in scena la bellezza, la prosperità e la grandezza di capitali dell'Occidente come Firenze, Roma e Napoli. L'interesse per queste immagini si propaga a macchia d'olio in tutta l'Europa e non c'è città, sia essa capitale o dominante, che non ambisca a un manifesto ideologico e politico, che in molti casi ha intrinseche qualità d'arte. Questo studio ricostruisce la mappa dei ritratti dal Rinascimento al secolo dei Lumi, sia in senso geografico che tecnico e artistico. Con l'invenzione della stampa il genere conosce un'eccezionale fortuna da cui nascono i primi Atlanti di città dal Miinster ai Merian, a Braun e Hogenberg: sillogi con intenzioni universalistiche che hanno lo scopo di far conoscere città di ogni paese. Sovrani e principi si appassionano a questo soggetto e commissionano affreschi per adornare i loro palazzi. Lentamente il baricentro della produzione iconografica si sposta dall'Italia alla Svizzera, alla Germania e all'Olanda, e poi in Francia, Spagna e Inghilterra. Il Seicento vede il trionfo di questo genere con ritratti incisi e dipinti di città sempre più precisi e ampi.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2011
31 maggio 2011
XX-376 p., ill. , Rilegato
9788806207311

Voce della critica

  Lo studio dell'iconografia urbana ha conosciuto negli ultimi trent'anni uno sviluppo e un rilievo sempre crescenti in ambiti diversi, ma soprattutto all'interno degli studi di storia urbana, di cui ha costituito, assieme all'applicazione di tecniche informatiche, uno degli approcci più innovativi. Cesare de Seta ne è stato sicuramente uno dei protagonisti, producendo e promuovendo numerosi saggi pionieristici, convegni e altre importanti iniziative. Dopo una stagione molto ricca, in cui a una saggistica di esplorazione e scoperta si è mescolata una produzione di improvvisatori che semplicemente cavalcavano un'associazione di tendenza, una riflessione sullo stato dell'arte non è inopportuna. Con l'autorità derivata da una consolidata competenza, l'autore è tornato sul tema per riconsiderare con uno sguardo di sintesi soggetti, problematiche e metodologie in una valutazione selettiva, cui non sfugge neppure l'amplissima bibliografia. Il testo è molto piacevole alla lettura, sebbene le ricche note, a volte immediatamente necessarie, figurino alla fine dei lunghi capitoli, costringendo a continui viaggi attraverso le pagine. Penalizzate sono purtroppo le immagini, vero centro dell'intera discussione, 139 in totale, di cui numerosissime a colori e di buona qualità: molte delle più grandi pagano la scelta di essere pubblicate a doppia pagina in un libro spesso, con la parte centrale irrimediabilmente intrappolata nel margine della rilegatura. Il volume è suddiviso in cinque capitoli, disposti secondo una linea cronologica, nei quali l'autore si propone di ripercorrere la vicenda del ritratto di città dalla nascita al pieno sviluppo nell'Ancien Régime, un lungo periodo durante il quale, pur trasformandosi, ha dimostrato una straordinaria resistenza al trascorrere della storia. Come i titoli dei capitoli denunciano chiaramente, la scelta cronologica è affiancata dalla discussione dei temi dominanti che hanno interessano l'iconografia urbana nel corrispondente arco di tempo. Mentre da un lato sono passati in rassegna i prodotti più significativi, ai quali in questi anni sono stati dedicati ampi saggi o monografie, dall'altro sono affrontate questioni fondamentali di metodo storiografico e interpretazione storico-artistica, compresa la vexata questio della classificazione tipologica. Punto di partenza è proprio la definizione del campo d'indagine e la puntualizzazione dei termini di base, ritratto e iconografia urbana, dalla cui piena consapevolezza non può prescindere la corretta la frequentazione di questo settore di studi. È nell'introduzione che maggiormente si coglie la lucida visione dell'autore sulla complessità del documento iconografico e sulle strategie di decodificazione per assicurarne una lettura corretta e un uso appropriato. La fretta dei fruitori occasionali di appropriarsene come fonte per la storia urbana ha spesso fatto dimenticare che la fonte stessa occupa una posizione nella storia più vasta dei manufatti storico-artistici. L'attendibilità topografica e i dati realistici tanto agognati possono essere "scarsamente rilevanti per il valore dell'immagine in quanto tale": affermazione con la quale l'autore ribadisce inequivocabilmente come l'iconografia urbana si sia ormai smarcata dalla posizione di ancella sussidiaria alla storia urbana, per conquistare una piena dignità e uno spazio autonomo nel mondo della ricerca. Lucia Nuti

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Cesare De Seta

1941, Napoli

Cesare de Seta è un professore emerito di Storia dell'architettura all'Università di Napoli Federico II, dove ha fondato il Centro di ricerca sull'iconografia della città europea. Ha insegnato all'Ècole des Hautes en Sciences Sociales di Parigi e in altre sedi all'estero. Ha curato due volumi degli Annali della Storia d'Italia (Einaudi). È autore di Ritratti di città. Dal rinascimento al secolo XVII (Einaudi, 2011), Venezia e Moby Dick (Neri Pozza, 2015), Capri, Una biografia (Castelvecchi, 2016), Napoli. Dalle origini all'Ottocento (Arte'm, 2016), L'Italia nello specchio del Grand Tour (Rizzoli, 2014), L'arte del viaggio (Rizzoli, 2016), La città (Rizzoli, 2017) e La civiltà architettonica in Italia. Dal 1945 a oggi (Longanesi, 2017)....

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi