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Ultimo capitolo della trilogia di Gemma Doyle scritta da Libba Bray, "La rivincita di Gemma" mi ha dato una conferma definitiva: se questo è davvero il meglio del new gothic, come indicato in quarta di copertina, evidentemente non si tratta del genere per me. In questo romanzo, la storia riprendere pochi mesi dopo la conclusione di "Angeli ribelli", con una serie imbarazzante di info-dump e con la cara Gemma detentrice di tutta la magia dei regni; per cosa deciderà di usarla? io le avrei magari suggerito di ricordarsi della piccola Polly, "ospite" di un pedofilo, ma la nostra eroina decide di impiegare il suo illimitato potere per dar vita a stupidi inganni, come distrarre la madre di Felicity convincendola di aver visto una conoscente tra la folla. Ma non c'è tempo da perdere (o meglio, non ci sarebbe, ma l'autrice se la prende alquanto comoda) perché oscure minacce incombono su Gemma da... praticamente, da tutte le parti! La Bray cerca in ogni modo di mettere ansia ai suoi lettori, con il risultato che la maggior parte degli antagonisti risultano alla fine ridicoli, almeno quanto gli eroi. In generale il romanzo si mantiene in linea con i precedenti: pagine su pagine di scene inutili ai fini della trama, decine di temi importanti trattati con superficialità, una valanga di comparse dallo spessore della carta velina, uno stile urticante e buchi di trama -specialmente per quanto riguarda gli aspetti fantasy- grandi quanto voragini. A peggiorare il tutto abbiamo una retorica "femminista" troppo strombazzata e, nei fatti, mal sviluppata: dopo due libri in cui la protagonista viene molestata (romanticamente?) dal suo interesse amoroso, il massimo a cui arriva l'autrice è un ribaltamento dei ruoli, con lei che usa la magia per costringerlo a baciarla. Cara Libba, se a compiere la violenza è una donna, non per questo l'atto perde di valore o può essere legittimato. E il femminismo è ben altro dal nominare un paio di suffragette al bar.
Meraviglioso! Non riesco a trovare le parole per descrivere questo ultimo capitolo della trilogia della Bray...non so davvero cosa dire. Meraviglioso!
Che dire ... stupendo . Alla fine ho pianto come una bambina . Mi mancheranno tutti i personaggi , soprattutto Gemma. Una trilogia che ,senza dubbio, ti entra nel cuore.
Recensioni
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