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Un live degli Aerosmith senza infamia e senza lode, ne ho ascoltati molti e quindi sono molto bravi ma non speciali oltre al fatto che non è il concerto completo ma solo degli estratti che sono stati tagliati su radice più commerciale, un disco comunque di buona qualità che non è da buttare, anzi, concerto di alto livello.
Cosa dire...questo live registrato ad inizio 2002 a Las Vegas non fa altro che confermare pregi e difetti notati già negli ultimi lavori dei "Bad boys from Boston". Ormai dal disastroso (commercialmente) "Just push play" è difficile che torneranno ai livelli raggiunti nel decennio 1989/99 cioè:"Pump"(Capolavoro del 1989) e "Nine lives"(ottimo lavoro del 1997 con appendice finale del 1999 della "strappacore" I Don't wanna miss a thing) senza considerare che dalla metà degli anni 70 negli states gli Aerosmith erano i numero 1incontrastati. La cosa che più risalta ascoltando questo lavoro, è che pur essendo passati trentacinque anni dalla loro prima uscita discografica, questi "ragazzi" suonano il loro hard-blues sempre con lo stesso fervore ed energia da far invidia a qualunque rockband contemporanea (vedi Coldplay). In particolare Tyler, col passare degli anni ha incredibilmente migliorato la sua voce e a guardarlo dal vivo, nonostante i suoi quasi 58 anni, non risulta mai fuori luogo nel contesto di un rock'n'roll show. I brani del disco sono 11 e da notare c'é la presenza di alcune "chicche": "Seasons of wither", mai apparsa prima in un live ufficiale, eseguita peraltro magistralmente; una sanguigna versione di "Rattlesnake shake",brano dei Fleetwood Mac di Peter Green e cavallo di battaglia degli Aerosmith agli esordi nei club di Boston.Ottima la scelta di inserire la sempre selvaggia "Draw the line" e come finale "Train kept a rollin'" cover degli Yarbirds che è quasi sempre presente nella loro setlist. Ottima l'esecuzione di "No more no more" da "Toys in the attic" del 1975 che fa il paio con la sempreverde "Walk this way". Da citazione anche l'interpretazione di Tyler della strafamosa "I don't wanna miss a thing". In conclusione: ottimo cd live di una band che nonostante qualche problema di creatività nelle produzioni più recenti dal vivo non tradisce mai, con i due frontman Steven Tyler e Joe perry (chitarra) ancora ora in forma smagliante. Raccomando a chi può la versione dual disc.
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