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Anno edizione: 2016
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una raccolta di poesie curate e tradotte dal francese da Cesare Viviani e col testo originale a fronte. "Mattoni e tegole, oh gli incantevoli piccoli asili per gli amanti!" Poesie da centellinare davanti a un tramonto al mare o un caminetto acceso col fuoco scoppiettante! Da comprare assolutamente!
Pochi versi ma molto suggestivi. Se vi piace Verlaine apprezzerete senza dubbio.
Con introduzione e traduzione di Cesare Viviani, e testo originale a fronte, Feltrinelli pubblica la raccolta che Paul Verlaine scrisse intorno al 1870, in un periodo tra i più tormentati della sua vita. Sono versi delicati e musicali, in cui si esprime al massimo grado la sensibilità del poeta per i colori e i suoni della natura, la sua ricerca di una rispondenza interna con il paesaggio e tutto ciò che lo anima. Quasi che Verlaine cercasse nella scrittura un'oasi di serenità e conforto dai turbamenti che in quegli anni lo rendevano schiavo della passione per Rimbaud, fino a condurlo al tentato omicidio e poi al carcere. Viviani, nel sottolineare "la costruzione incerta e cauta, sostenuta e sensata, dell'esistenza e dell'affettività di Verlaine", mette giustamente in guardia il lettore dal voler leggere l'opera di qualsiasi scrittore attraverso la lente della sua biografia, caricandola di significati indebiti o prevaricanti. In effetti in queste poesie Verlaine pare volersi innalzare al di sopra di ogni dato di concretezza, per immergersi nell'assoluto della sensazione, in un oblio del sé che conduce all'armonia con il tutto: "Il cielo era troppo azzurro, troppo tenero, / il mare troppo verde e l'aria troppo dolce". Un eccesso di bellezza che la sensibilità del poeta sembra non riuscire a sostenere, e infatti afferma: "Bisogna, vedete, perdonarci le cose: / in questo modo saremo proprio felici". Perdono, timore, gioia ineffabile, gratitudine religiosa, e l'amore che si manifesta in una sorta di estasi scorporante: "Ho paura di un bacio / come di un'ape. / Soffro e veglio / senza riposarmi: / ho paura di un bacio!" Nel rifiuto di ogni brutalità materiale, Verlaine aspira in queste "Romanze senza parole" a una spiritualità che si sappia fare puro suono e immagine, sogno e impercettibile carezza.
Recensioni
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