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Un 'evento' gonfiato dai media che non ha raggiunto il risultato preventivato. Questo è il concerto di San Siro della band salentina che nel corso di questi pochi anni è riuscita a cavalcare l'onda di un sucesso forzato e fortemente voluto da altri, prima che da loro, con tutto il rispetto; ragazzi che di musica ne sanno ben poco! Sono i 'Gigi D'Alessio' del Salento, terra anch'essa, come per loro, passata alle mode del momento! Con la differenza che il Salento può offrire bellezze, la laro musica, purtroppo, no! Basta vedere le immagini di tale evento, senza dar credito alla loro retorica depressiva e soporifera musicale e tecnica, per rendersi conto che San Siro non ha riservato loro l'acclamazione dei vari Vasco, Ligabue, ecc... Mi chiedo che senso ha avuto lo spingere 6 signori dall'indole manieristica della musica ad imbattersi in un evento adatto più per i 'giganti' di cui sopra (non per me) che per 'matricole' promettenti quali loro sono (non mi si venga a dire il contrario, per favore). Anche la selezione della scaletta lascia il tempo che trova (ma cosa potevano offrire in alternativa data la ripetitività e la somiglianza delle loro canzoni, tutte uguali e tutte blande ed insapore), scialbo concentrato di clichè sentimentali da colonna sonora per film adolescenziali di bassa cultura! San Siro è stato, fondamentalmente e a conti fatti, un mediocre sucesso di pubblico e interpretativo! Per fortuna nel mondo della musica comincia a muoversi qualcosa, forte dell'attuale ed irreversibile crisi del pop (che non ha nulla di che spartire con quello vero degli '80). I Negramaro sono la cigliegina sulla torta di una crisi che sta facendo tornare in auge la musica elettronica di classe, un inarrestabile padronanza del Prog e un ritorno violento del Metal. La causa sono le band come i Negramaro, apostoli del sopor aeternus. Ahia! I Sopor Aeternus mi scuseranno! Loro si che fanno bella musica.
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