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Anno edizione: 2011
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E' un breviario, un testo di sintesi che invita al dialogo, ma non in modo scontato o semplicistico,nè tantomeno come tecnica di comunicazione. Anzi si spinge verso una esperienza da mettere in pratica! E' questa una indagine filosofica, a mo' di sguardo esterno all'approccio teologico, insieme ad una motivazione etica, coinvolgente. Tra dialogo e identità il legame è strettissimo, poichè essa è rapporto (non identità-muro; non identità-specchio, ma): una "identità aperta". La parola è dono, da qui il dialogo, col rischio di mettere in crisi sé stessi, nella verità condivisa. Il pensiero dialogico è stato elaborato dal 900; in particolare qui vengono valorizzati "tre maestri del dialogo": M.Buber; F.Rosenzweig; F.Ebner arrivando poi ai "metodi e pratiche del dialogo", in un dialogo che per essere tale deve essere autentico (non "il mezzo è il messaggio" di McLuhan), una esperienza da vivere, soprattutto nella comunità religiosa. Una esperienza che abbisogna di competenza dialogica, e della consapevolezza sui caratteri e le potenzialità del nostro comunicare, per far partecipare altri di ciò che siamo e si possiede. Però il linguaggio è caratterizzato da ambiguità, ecco quindi che nel rapporto, nella differenza e nella separazione ci si deve riportare al collegamento e alla identità. Peraltro essendo "bene scegliere la dimensione dell'intesa piuttosto che quella del conflitto, e operare in modo da poterla realizzare". Insomma, davvero siamo tutti un "unico uomo" (Baal Schem Tov) e la nostra funzione è di "gettare ponti" (Rosenzweig) fra tutti gli esseri, interrompendo i comportamenti simmetrici (non solo con il porgere la propria guancia, ma aggiungerei altresì col perdono), collocandosi nella difficile dimensione del dono. Occorre poi testimoniare quale esigenza di fedeltà al proprio essere e del senso di rispetto per la verità. Un altro libro del filosofo Fabris scritto benissimo e utilissimo a tutti (credenti e non, agnostici e indifferenti). Consigliato!
Bellissimo. Illuminante in questa fase storica in cui è sempre più necessario il dialogo. Di questa collana delle Edizioni Messaggero Padova ho letto con altrettanta soddisfazione anche La religiosità degli increduli di Duccio Demetrio.
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