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Libro straordinario e maledettamente veritiero: ogni affermazione, ogni frase, ogni parola si ficca dentro all'anima come coltellate. Non solo ogni bravo insegnante, ma ogni genitore o studente serio dovrebbe leggere quest libro e sventolarlo come atto di protesta contro un sistema che priva la scuola di conoscenze culturali alte e contro una politica (trasversalmente di destra e di sinistra) che ha trasformato l'istituzione scolastica in un organo geneticamente modificato che esteriormente dovrebbe trasmettere cultura, ma al suo interno è diventata un'azienda che al posto di premiare gli insegnanti volenterosi, valorizza i docenti "progettofili". Altroché Libretto rosso di Mao: quelli che nel '68 sventolavano quel libro hanno ricevuto l'istruzione migliore e hanno privato a quelle successive di godere di questo sacrosanto diritto. E in questi ultimi vent'anni e più, da che ricoprono le sedi del potere, hanno snaturato la scuola al fine di creare una massa informe, non pensante e, pertanto, facilmente manovrabile. Il libro della Mastrocola è diviso in due parti: nella prima si sofferma su quelle riforme (o schiforme) che hanno privato la scuola della sua missione primaria, cioè elevare un popolo attraverso una conoscenza ricca, solida e alta; la seconda, invece, è incentrata su l'aspetto etico-morale che permea la scuola: assistenzialismo verso chi non apre libro, una pletora di sportelli di recupero e di psicologi sempre pronti a sostenere gli studenti svogliati (valorizzare quelli bravi? Non sia mai!), il tutto con la connivenza di genitori-sindacalisti e di presidi-sindacalisti dei genitori. Dei due aspetti, quello più pericoloso è il secondo: se le varie riforme possono, in un qualche modo, essere aggirate, l'ignoranza che pervade la nostra società è davvero il l'ostacolo più insormontabile, perché è a quel punto che l'insegnante esigente ed amante della propria materia non ha più alcun spazio di manovra davanti alle pretese assurde dei genitori e dei presidi.
Una tristissima e attualissima riflessione sulla scuola italiana, che col pretesto di modernizzarsi si è conformata ad una società che non educa più i ragazzi al valore intrinseco della cultura. Che ha modificato il mestiere dell'insegnante fino a fargli perdere i connotati. Che ha ucciso la letteratura, estromettendola dalla categoria degli insegnamenti utili alla vita. L'autrice analizza dieci anni di riforme scolastiche, profetizza quelle attuali/future, e in difesa della scrittura e della cultura cita a più riprese Virginia Woolf.
tutti quelli che hanno sostenuto le tesi esecrabili e profondamente contraddittorie della Mastrocola dovrebbero fare ammenda in tutti i sensi. Vedo insegnanti che se escono con affermazioni e opinioni del tutto fuori luogo sulla preparazione dei giovani della mia generazione, ma vorrei ricordare a tutti questi signorotti nati imparati e laureati o diplomati grazie al 68, che la maggior parte dei giovani che tanto hanno contestato e criticato circa la loro preparazione culturale hanno concluso l'universita' e molti di loro adesso sono a lavorare o a specializzarsi negli studi all'estero. Ora sappiamo tutti che all'estero i criteri di selezione e valutazione sono molto più' rigidi dei nostri, allora mi chiedo cosa state dicendo voi emeriti insegnanti sempre pronti a piangervi addosso e bravi solo a scendere nelle piazze a contestare per diritti che già avete ottenuto con il minio sforzo. Diciamo invece l'amara verità', la quasi totalità degli insegnanti giovani, adulti e anziani che siano sono solo un branco di inetti, incapaci, cinici, cafoni sessantottini, vecchi sinistroidi rincoglioniti che ancora affollano le aule scolastiche. La massa di poveri beoti che commenta sulla rete evidentemente a una quantità esorbitante di tempo libero a disposizione, sovente sono incapaci di autocritica e da decenni non fanno altro che ripetere le solite quattro cavolate. Ora molti di voi diranno "ma cosa dici e come ti permetti" allora vi dico una sola cosa signori circa la preparazione dei giovani vi sono pareri discordanti, cito alcuni esempi: Margherita Hack, Fabiola Giannotti, Piero Angela, Ernesto Galli Della Loggia, Massimo Cacciari, Philippe Daverio, Vittorio Sgarbi, Ilvo Diamanti, Costanzo Preve ecc.... sono concordi circa il fatto che la generazione dei millenials (La mia tanto per interderci) e' una delle generazione piu preparate e istruite rispetto alle generazioni del passato e questi nomi sono di maggior caratura e spessore rispetto alla Mastrocola.
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