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Non mi ha appassionato come La dama di Barcellona. Visto il titolo accattivante, era lecito aspettarsi qualcosa di più. La trama è buona, anche se il finale mi è risultato un po' amaro. Ben descritti i personaggi ed il breve periodo storico nel quale è ambientato.
la più grande intuizione dell'autore è sicuramente usare il nome di Gaudì sullo sfondo della sua Barcellona..beh..credo che il grande architetto si sia rivoltato nella tomba nel vedersi usare in un modo così basso e commerciale. Il protagonista avrebbe potuto chiamarsi in qualsiasi altro modo visto che poco centra con il personaggio che mi aspettavo.Ecco perché il cognome Gaudì diventa una sorta di brand utilizzato per alzare il numero di vendite di un libro deludente sotto molti punti di vista. Due stelle e non una solo per l'abilità nell'essere riuscito ad ingannare anche me, quindi almeno il marketing ha funzionato
L'Autore si è sforzato di usare uno stile di scrittura ottocentesco, riuscendoci in parte. Certi dettagli però non lo sono, vedi le segretarie nella redazione del tabloyd (???), poco verosimili nella Spagna del 1874. Ha coinvolto un giovane Gaudì dai torbidi traffici - che ritengo del tutto gratuiti - in una manovra politica restauratrice di quell'anno con il ritorno da Parigi, di Alfonso XII. Assenza di ritmo, trama in certi punti traballante, che culmina nel finale nella cattedrale a dir poco imbarazzante; una specie di giallo goticheggiante tra oppio, locali ambigui, e bassifondi, ma alla fine deludente.
Recensioni
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Daniel Sanchez Pardos è un filologo, traduttore spagnolo ed autore di brevi racconti. L’autore esordisce nel 2011 con il romanzo Il quartetto Whitechapel con cui vince anche un premio letterario, ma il vero successo di pubblico e critica avviene con il libro Il segreto di Gaudì.
Il romanzo, collocabile fra il giallo ed il romanzo storico, si svolge a Barcellona nel 1874 ed ha come protagonista un giovane Gaudì, il futuro architetto che plasmò e diede forma alla città spagnola con le sue opere che mischiavano vari stili dal gotico, al barocco al naturalismo di inizio secolo. La Spagna di questo scorcio di fine secolo è scossa da fermenti politici e sociali. La prima repubblica, chiamata anche la gloriosa, nata appena da un anno, si dimostra fragile e questa debolezza si evince da una costituzione mai applicata e dal cambio continuo di governi.
L’altro protagonista del romanzo è Gabriel Camarasa, giovane studente di architettura il cui padre Sempronio oltre a dirigere “Notizie illustrate”, un giornale di cronaca nera, è invischiato in un complotto tendente a riportare sul trono spagnolo il re Amedeo di Savoia. Camarasa farà subito amicizia con il giovane Gaudì ed imparerà a conoscere un altra Barcellona fatta di quartieri malfamati, locali dove si fuma l’oppio e circoli massonici. Gabriel, aspirante studente di architettura, dal confronto con Gaudì incomincerà ad avere un approccio diverso con l’arte, capirà che per essere un artista occorre lasciarsi alle spalle le lezioni fin troppo scolastiche per tenderà verso l’originalità e la sperimentazione.
La trama gialla verte sull’omicidio di Eduardo Andreau, ex mercante d’arte che conosceva il padre di Gabriel fin da quando la sua famiglia viveva a Londra. I due giovani collaboreranno per trovare le prove per discolpare Sempronio Camarasa finito in carcere con l’accusa di omicidio. Ai due giovani, in questa difficile indagine, si unisce Fiona Begg che collabora come illustratrice nel giornale. Fiona, la quale ben presto s’innamorerà del talentuoso architetto, si dimostra una persona fuori dai canoni: amante dell’avventura, dei fatti delittuosi, dedita sia al fumo che all’alcool ed anche lei come tanti personaggi nasconde un passato misterioso.
L’autore usa la trama gialla per parlare di tanti aspetti della vita spagnola di fine Ottocento. Una realtà quella spagnola in continuo contrasto fra tradizione e innovazione ed ogni aspetto dalla vita politica, a quella sociale e culturale ne viene toccata. Questo dissidio fra un passato che non viole muore mai ed un futuro che vuole emergere con forza si nota soprattutto nei dissidi interiori del giovane Gabriel. Il giovane studente infatti si sente stretto fra i suoi ideali politici liberali ed il conservatorismo della sua famiglia.
Lo stile dello scrittore è fluido e ben ritmato, dosa parti descrittive e serrati dialoghi fra i protagonisti. La città stessa diventa protagonista con la sua trasformazione artistica e sociale. Il titolo italiano forse può ingannare il lettore in quanto non esiste alcun segreto da svelare. L’autore forse svela i lati nascosti del famoso architetto e scopriamo che da giovane era un dandy, affascinante latin lover, esperto di botanica e fotografia, cultore di scienze occulte e frequentatore della malavita barcellonese.
Recensione di Luca Sanguinetti
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