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Lettura coinvolgente, letta tutta d'un fiato dalla prima all'ultima pagina, alla fine mi sono sentito come se l'avessi vissuta personalmente. Colpisce soprattutto l'umanità con la quale l'autore narra la ritirata degli alpini dalla Russia, con il coraggio e l'eroismo dei protagonisti che non lasciano mai spazio alla facile retorica. Da antologia le pagine nelle quali alcuni soldati degli opposti schieramenti si ritrovano, pur nella reciproca diffidenza, alla stessa tavola in una umile isba mentre fuori infuriano i combattimenti, con i contendenti che stabiliscono una tacita tregua a ricordare che l'uomo è fatto per la pace e non per la guerra e con la certezza che se in quel luogo e in quel momento è accaduto quel miracolo allora un mondo senza guerre è possibile.
Un libro che davvero tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita. Conciso, diretto, senza fronzoli: l'esperienza senza tempo di chi partì al fronte pieno di belle speranze e tornò a casa (sempre se tornò) con un'amarissima disillusione. Per non dimenticare.
Il libro "IL Sergente nella neve" narra le vicende occorse a Mario Rigoni Stern, soldato e scrittore, che ha partecipato alla ritirata di Russia nel rigido inverno del 1942/1943. Si rimane colpiti dalla descrizione dei paesaggi, che dimostra quanto l'autore sia dotato di una sensibilità particolare, non comune, rara. La narrazione è inframmezzata da aneddoti, episodi, battute tra soldati per esorcizzare la paura di morire e non pensare per un attimo alla guerra. Rimane accesa la speranza di ritornare a casa, di salvarsi la pelle e, nei momenti più duri, non resta che la preghiera, recitata come un mantra. La speranza è l'ultima a morire, ma di morti / dispersi in Russia ce ne sono stati troppi. Il libro fa riflettere sull'inutilità della guerra, che non è mai giusta, combattuta a costo di troppe vite umane. A mano a mano che si va avanti nella storia, si rimane catturati, si avverte una tensione emotiva che ci fa immedesimare col protagonista, “Sergent magiú”. Sembra di vivere in prima persona quelle esperienze drammatiche. Freddo, gelo, ferite di guerra, dolori, pidocchi, sputi e imprecazioni... Vividezza ed efficacia caratterizzano la narrazione. Il Sergente nella neve è il libro della vita per Massimo Recalcati. È consigliata la lettura dai 12 anni in su, ma è adatto anche agli adulti. Fa venire voglia di leggere anche la raccolta di racconti “Ritorno sul Don”, sempre dello stesso autore. Acquisto e lettura più che consigliati.
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