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Sono 9 racconti, ben scritti, naturalmente, che non aggiungono nulla alla fama dell'autrice né alla bellezza dei romanzi principali; solo un paio sono più interessanti: uno ha una sfumatura gotica, un altro tende inaspettatamente al noir.
Il primo racconto della raccolta , dal titolo Un Pranzo in Settembre e pubblicato nel 1933 dalla rivista La Revue de Paris. Qui assistiamo al malessere di Thèrese, donna accasata che ha avuto una vita piena, ma noiosa. Il personaggio è tipico del teorema Némirovsky e della concezione imperante negli anni Trenta e Quaranta. Le donne di 40 anni, ovvero - come la protagonista del racconto- vengono viste e descritte al pari di esseri al tramonto della vita, che rimpiangono giovinezza, bellezza, ardori. Ci riferiamo a un tempo che vedeva le donne spose a sedici anni; una quarantenne era considerata, o si considerava, oramai "anziana" anche per quanto riguarda la sessualità, reputata un esercizio da praticare come anticipo del riposo del guerriero, cioè le gravidanze. Anche Francois, il marito, ispira in Thèrese condiscendenza: egli ha un viso che desta riconoscenza e malinconia, non più passione. La donna si rifugia allora tra le braccia virtuali di Raymond, un quarantacinquenne per il quale nutrì , 20 anni addietro, un amore forse ricambiato. La sua mano sfiorata da "lui" evoca un calore conturbante, Ma il recupero del tempo perduto è inutile. Anche Raymond è descritto come un vecchio "sfiorito", in una nemesi che vede la donna , o meglio il suo ruolo, ribaltato. Non più supina ai desideri dell'uomo, ma giudice dal punto di vista estetico. Il passato non potrà essere recuperato. Il secondo racconto, dal titolo Le Sponde Felici, pubblicato su Gringoire nel 1934 introduce la figura della signora Boehmer, benestante perché il marito possiede una ditta di macchine per cucire. La donna ormai è spenta e trae piacere e gratitudine dalla constatazione che "l'anno è trascorso senza decessi in famiglia, né malattie gravi". La sua, nei confronti del destino, è definita una "burbera " gratitudine. Ma la protagonista del racconto è la giovane figlia, la bella Christiane. Costei ha un fidanzato che la tradisce per motivi d'interesse con una ricca donna ...
fino a metà volume questa sembra l'ennesima operazione editoriale che riesuma raccontini insipidi di una grande autrice per cavalcarne l'onda del successo. poi arrivano un paio di perle di eccezionale lucidità e sensibilità che confermano quanto sia meritata la fama della Nemirovsky e non fanno rimpiangere il prezzo del libro.
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