Allinea riferimenti a Beatles e Kinks, ma pure a elliott Smith e Nick Drake. Oscilla fra pop vintage, psichedelia gentile e folk comunicativo. - Mucchio
Intimo songwriting folk di taglio britannico, per il musicista che è passato per Manchster - Rumore
Il viaggio musicale di Milo è stato più che variegato. Da bassista con The Beep Seals e con il genio low fi di Jim Noir, per poi divenire bassista della band padovana Jennifer Gentle fino alle collaborazioni con i droners psichedelici romani Sonic Jesus, oltre alla regolare militanza della band di Roberto Dellera (Afterhours). “A Simple Present parla del divenire se stessi, al di la del posto in cui ci si trova. Lasciare Manchester è stato più difficile del trasferirmici, ma ritornare in Italia mi ha obbligato a focalizzarmi e capire cosa volevo fare veramente. Metà dell'album parla di questo, di ciò che significa crescere e scoprire chi si è in realtà. E una delle cose positive del crescere è che si acquista una visione d'insieme delle cose”. “A Simple Present” non è solo il prodotto delle molte avventure di cui Milo è stato protagonista, marca anche il suo passaggio dall'essere membro di band alla sua maturazione e al passaggio, finalmente, al ruolo di autore. Nel suo nuovo ruolo di co-produttore Milo ha saputo reclutare una schiera di musicisti davvero notevoli che annovera alcuni tra i migliori in Italia: Roberto Dellera, già autore e bassista di Afterhours e The Winstons, ha suonato il basso in cinque tracce, Enrico Gabrielli, polistrumentista conosciuto ai più per la militanza in band come Calibro 35, The Winstons e ultimamente della band di PJ Harvey, ha contribuito suonando tastiere, fiati e cori, Lino Gitto, tastierista, batterista e cantante dei The Winstons ha contribuito suonando la batteria e l'organo, Gianluca De Rubertis ha suonato il pianoforte in un paio di canzoni e Simone Prudenzano, già compagno di Milo nella band Thee Elephant, ha contribuito suonando alcune percussioni. Il disco è tenuto insieme da un'onestà che rende possibile l'accostamento con il Leonard Cohen degli inizi e da una capacità melodica accomunabile a quella di artisti come Elliott Smith o Gruff Rhys (Super Furry Animals).
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