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TAGLIACOZZO, BIANCA / MIGLIAU, BICE, Gli ebrei nella storia e nella società contemporanea
BIDUSSA, DAVID, Il sionismo politico
scheda di Bongiovanni, B., L'Indice 1994, n. 1
Le vicende dell'ebraismo, dopo un'introduzione che affronta il lungo interludio che si snoda dalle antiche civiltà sino alle soglie dell'età contemporanea, vengono trattate in modo approfondito, nel libro di testo di Tagliacozzo e Migliau, a partire dall'illuminismo e dal processo emancipazionistico ad esso collegato. La dialettica tra eguaglianza e differenza (nonché tra dinamica assimilazionistica e difesa dell'identità) viene subito in luce, pur disturbata e manipolata dalle mille restaurazioni miranti ad arginare l'emancipazione. È una dialettica che si ritrova ancora nell'ultimo capitolo sugli ebrei della diaspora negli ultimi cinquant'anni. E si ritrova anche nel bel libro di Bidussa sul sionismo, che consta di un'introduzione dell'autore (con importante bibliografia in coda) e di un'ampia antologia di testi (Herzl, Nordau, Buber e altri). Il sionismo, pur storicamente non immune da elementi confessionali o nazionalistici, si presenta come un movimento di "redenzione politica" sospeso tra rivolta costruttiva e nostalgia delle origini, erede in larga misura del populismo russo e dell'utopia romantica. Oscilla inoltre, come tutti noi, tra il bisogno individualistico di essere come gli altri e l'ansia comunitaria di essere noi stessi. La condizione ebraica si conferma così condannata dalla storia a essere anche una metafora della condizione umana. L'antisemitismo, a sua volta, è il rifiuto di riconoscere e di accettare nell'ebreo, e nella sua diaspora mai disgiunta dalle radici, il nostro stesso destino.
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