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Con questo volume si conclude la vasta scelta, a cura di Antonio Tabucchi, dell’opera plurale di Fernando Pessoa. Qui accolte si troveranno liriche di Pessoa ortonimo, fra le quali il poemetto esoterico Messaggio, unico volume in versi pubblicato in vita dall’autore e vero sigillo della sua opera; liriche di Ricardo Reis, «innocente pagano della decadenza», che custodisce una «coscienza lucida e solenne delle cose e degli esseri»; liriche di Alberto Caeiro, eteronimo maestro di eteronimi (Reis e Álvaro de Campos), sulla cui figura Pessoa scrisse: «ha dato più ispirazione alla mia ispirazione e più anima alla mia anima»; infine il sorprendente Coelho Pacheco, anticipatore della scrittura automatica, quale poi sarà rivendicata dal surrealismo.
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C'è tutto, il che non è necessariamente un bene. Adoro Pessoa, e desideravo avere i due volumi di Una sola moltitudine per avere un'ampia selezione (ma pur sempre una selezione) di scritti, da poter consultare in caso di bisogno. Rimane il fatto che, per essere una lettura di piacere, la selezione è troppo ampia - ma non credo che nasca con lo scopo di essere lettura di piacere, piuttosto una sorta di enciclopedia: dunque, bene. Una raccolta, ad uso del lettore non portoghese, delle opere salienti di Pessoa, l'eclettico scrittore degli eteronimi. Poesie, estratti narrativi, appena uno sguardo nel mondo interiore di un uomo quasi disadattato a cavallo fra due epoche. Utile a tutti per capire i profondi mutamenti che hanno portato alla storia del XX secolo perché ci si sente davvero multipli a leggere le poesie di Pessoa. Assolutamente consigliato.
E’ il secondo volume dell’antologia poetica di Pessoa e dei suoi eteronomi. Si comincia con le odi di Riccardo Reis, un poeta neoclassico, con poesia di una certa dolcezza, nelle quali compaiono gli dei e Lidia, una musa di un amore concettuale e platonico. Seguono i versi di Roberto Caeiro, di un classicismo più ruvido e filosofico, che mi ricorda vagamente il Leopardi. Seguono le liriche ermetiche e astratte di Pessoa ortonimo, e il volume si conclude un poemetto esistenzialista sul dolore di vivere dell’eteronimo Coelho Pacheco. I due volumi sono un’ottima presentazione e introduzione di tutto il lavoro di Pessoa, meritano di essere letti.
Una raccolta di poesie di Pessoa è sempre una moltitudine di espressioni ,di facce, di volti, di temi ancora più che per altri poeti. Qui raccolta è la sua poesia eteronima, cioè quella che Pessoa scrisse sotto altro nome, ma un eteronimo è più che un pseudonimo. Un eteronimo è un alter ego completo, con una sua storia, un suo stile specifico, un suo linguaggio proprio. Così troviamo un eteronimo sperimentale e d’avanguardia come Álvaro de Campos e al contempo un eteronimo dallo stile classico come Ricardo Reis. Un libro assolutamente fondamentale
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