Una solitudine troppo rumorosa
- EAN: 9788858416310

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21/05/2020 17:43:12
Uno dei più bei libri che abbia mai letto.
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12/05/2020 11:19:48
Piccolo, denso e indimenticabile romanzo che narra la storia di un uomo. Sfortunato? Incapace? Privo della sufficiente energia per opporsi alle difficoltà della vita? O un osservatore talmente acuto, da aver colto l'inutilità della lotta? Da leggere.
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22/09/2019 08:53:36
Capolavoro.
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09/03/2019 16:51:14
Piccolo romanzo dello scrittore ceco Bohumil Hrabal, dove si narra la storia di Hant'a, che lavora da trentacinque anni a una pressa compattatrice di carta ed ha come unica gioia nella sua vita leggere i libri che riesce far sfuggire dalla sua compattatrice; riesce così a creare pian piano una libreria personale molto ricca e composita. Grazie al suo lavoro fa la conoscenza di Hegel, Nietzsche, Kant, Goethe, tuttavia vive continuamente ubriaco e in un profondo stato di solitudine. Romanzo che tocca corda sensibili dell’animo, dalle atmosfere molto kafkiane, d'altronde Kafka è un’ispirazione per il compatriota Hrabal.
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17/09/2018 21:52:38
Hanta, il protagonista, lavora in un vecchio edificio di Praga, ad una pressa che trasforma libri destinati al macero. Svolge il suo lavoro, di tanto in tanto raccoglie qualche libro, accumulandoli nella propria abitazione, diventando così "istruito contro la sua volontà". Vive con Nietzche, con Kant, con Hegel e altri, in un perenne stato di ubriachezza. Un libro sulla gioia di leggere libri, innanzitutto. Ma questo testo, non romanzo e non poesia, è strano, ma di una stranezza che non disturba, anzi. La scrittura di Hrabal è estremamente tattile; è parola che vede, che sente, ma soprattutto che tocca. Non è un poeta e non è un romanziere, eppure lo è entrambi. Hrabal sfugge alle distinzioni metodologiche. "Una solitudine troppo rumorosa" è forse un testo antiquato o avanguardistico, o meglio ancora entrambe le cose. Per citare Corduas: "è un'enorme e difficile sorpresa".
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17/09/2018 21:19:02
Non so bene neanche io perché, ma non sono riuscita a portare a termine questo brevissimo romanzo. Il protagonista vive a Praga, dove lavora in una fabbrica che trasforma carta da macero in armoniosi parallelepipedi. Pensavo che fosse il libro ottimo da portare in viaggio con me a Praga, ma non avevo calcolato la possibilità che la città potesse non piacermi. Ho ritrovato moltissimo le atmosfere di Praga in questo libro, quel senso si asfissia e di occupazione che le strade ceche mi hanno dato. E' stato un vero peccato, per me, non riuscire ad arrivare a termine di questo viaggio.
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23/09/2014 10:30:54
un capolavoro
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26/08/2014 11:57:09
Di questo libro si dice che sia il capolavoro di Hrabal.... E' il flusso di coscienza (o qualcosa di simile...) di un ubriaco. Insopportabile per me in quasi tutte le pagine e tuttavia con alcune perle preziose sparse qua e la per cui vale senz'altro la pena di leggerlo.
